Bresciaoggi 25 febbraio 2010
Si è parlato di viabilità urbana ed extraurbana, Pgt e nuove normative nellincontro promosso allistituto Tartaglia dal Collegio geometri e geometri laureati della Provincia e dal Sindacato dei geometri professionisti, con lintervento dellassessore ai Lavori pubblici della Provincia, Mauro Parolini, e dellassessore allUrbanistica, edilizia ed ambiente del Comune, Paola Vilardi.
«Nel 2005 abbiamo approvato il Piano del traffico e viabilità extraurbana, che prevede una viabilità «funzionale» in cui tutti i rami della rete viaria e i relativi snodi devono essere perfettamente operativi ha spiegato Parolini -. Gli interventi, quindi, non sono concentrati solo sulle grandi opere, ma su tutta la rete, come confermano le 300 rotatorie finora realizzate».
Fra i punti di forza del sistema viario elencato da Parolini figurano il progetto dellautostrada BreBeMi e la «corda molle», «la realizzazione più importante dal punto di vista viabilistico per consentire il raccordo Ospitaletto-Montichiari, arteria su cui confluirà la stessa BreBeMi». Fra i passi successivi da fare nei prossimi cinque anni cè, oltre al potenziamento della tangenziale Sud, la realizzazione della tangenziale Est in città che, ricorda lassessore, «è per il 95 per cento in galleria, mentre nel tratto esterno interessa aree aperte e campi». La spina nel fianco rimane invece lautostrada della Val Trompia, a rischio di una sospensiva per esproprio tardivo.
Riguardo invece al Piano di governo del territorio che il Comune di Brescia dovrà adottare, Vilardi ha annunciato che, dopo le linee guida generali licenziate dalla Commissione urbanistica nei mesi scorsi, ora si entra nella fase partecipativa e di condivisione, da realizzare attraverso focus tematici nelle Circoscrizioni. «Lanalisi verterà sugli aspetti ambientali, sociali, infrastrutturali, senza dimenticare il tema dellarea vasta, perché Brescia come città capoluogo possa tornare ad essere cuore pulsante della provincia», spiega lassessore ricordando che proprio ieri è partita la procedura di valutazione ambientale.
La variante per la tangenziale Est, invece, dovrà essere approvata in Consiglio comunale: «Lo faremo entro breve annuncia Vilardi – perché è unopera in cui crediamo».
Il seminario ha anche affrontato le questioni aperte dalla nuova normativa di vincolo ambientale in vigore da gennaio, da cui sono emerse le incognite sulla dilatazione dei tempi di approvazione dei singoli progetti edilizi che rischiano di ripercuotersi sulle pratiche di edificazione, ampliamento e ristrutturazione.LI.CE.
«Nel 2005 abbiamo approvato il Piano del traffico e viabilità extraurbana, che prevede una viabilità «funzionale» in cui tutti i rami della rete viaria e i relativi snodi devono essere perfettamente operativi ha spiegato Parolini -. Gli interventi, quindi, non sono concentrati solo sulle grandi opere, ma su tutta la rete, come confermano le 300 rotatorie finora realizzate».
Fra i punti di forza del sistema viario elencato da Parolini figurano il progetto dellautostrada BreBeMi e la «corda molle», «la realizzazione più importante dal punto di vista viabilistico per consentire il raccordo Ospitaletto-Montichiari, arteria su cui confluirà la stessa BreBeMi». Fra i passi successivi da fare nei prossimi cinque anni cè, oltre al potenziamento della tangenziale Sud, la realizzazione della tangenziale Est in città che, ricorda lassessore, «è per il 95 per cento in galleria, mentre nel tratto esterno interessa aree aperte e campi». La spina nel fianco rimane invece lautostrada della Val Trompia, a rischio di una sospensiva per esproprio tardivo.
Riguardo invece al Piano di governo del territorio che il Comune di Brescia dovrà adottare, Vilardi ha annunciato che, dopo le linee guida generali licenziate dalla Commissione urbanistica nei mesi scorsi, ora si entra nella fase partecipativa e di condivisione, da realizzare attraverso focus tematici nelle Circoscrizioni. «Lanalisi verterà sugli aspetti ambientali, sociali, infrastrutturali, senza dimenticare il tema dellarea vasta, perché Brescia come città capoluogo possa tornare ad essere cuore pulsante della provincia», spiega lassessore ricordando che proprio ieri è partita la procedura di valutazione ambientale.
La variante per la tangenziale Est, invece, dovrà essere approvata in Consiglio comunale: «Lo faremo entro breve annuncia Vilardi – perché è unopera in cui crediamo».
Il seminario ha anche affrontato le questioni aperte dalla nuova normativa di vincolo ambientale in vigore da gennaio, da cui sono emerse le incognite sulla dilatazione dei tempi di approvazione dei singoli progetti edilizi che rischiano di ripercuotersi sulle pratiche di edificazione, ampliamento e ristrutturazione.LI.CE.