Giornale di Brescia 21 maggio 2010
Brescia ha un uomo in meno nel governo nazionale. È passato qualche giorno in più rispetto a quanto preventivato, ma Daniele Molgora da ieri non è più il sottosegretario di Tremonti.
L’ufficializzazione è venuta dalla nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri: «A seguito delle dimissioni rassegnate dall’onorevole Daniele Molgora, il Consiglio dei ministri ha condiviso la proposta di nomina dell’avvocato Sonia Viale a sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze. All’avvocato Viale il presidente Berlusconi ed il Consiglio hanno espresso le più vive felicitazioni ed auguri di buon lavoro». Secondo le prime informazioni Sonia Viale, esponente della Lega Lombarda, è vicina al ministro Maroni.
Perché lo slittamento? L’on. Daniele Molgora, che è presidente dell’Amministrazione provinciale di Brescia alla quale si dedicherà ora con maggiore disponibilità di tempo, ha in sostanza voluto chiudere la partita del federalismo demaniale, che lo ha visto protagonista. I problemi collegati proprio al Lago di Garda hanno comportato lo slittamento di una settimana. Molgora aveva ieri sottolineato che «grazie all’impegno della Lega Nord anche i laghi sovraregionali potranno essere trasferiti alle Regioni, se c’è un’intesa tra di esse. Da presidente della Provincia di Brescia pensando al Lago di Garda, da quest’oggi riconsegnato ai gardesani, sono particolarmente soddisfatto; non avrebbe avuto senso che il maggiore dei Laghi del nostro Paese fosse gestito dallo Stato e non dai governi territoriali, che lo conoscono profondamente e da sempre si preoccupano per il suo benessere e la sua tutela».
In Broletto si modifica lo scenario. La prossima uscita dell’assessore Mauro Parolini dalla Giunta e dal Consiglio provinciale a seguito della sua elezione a consigliere regionale ha aperto il dibattito se approfittare delle sue dimissioni per far scendere la Giunta a 10 assessori, riportarla all situazione attuale a 11 assessori, estenderla al limite massimo previsto di 12. Il presidente Molgora non ha nascosto di privilegiare l’opzione della riduzione del numero di assessori. Accanto alla questione numerica è aperta quella delle deleghe da attribuire a Pdl e Lega. Mauro Parolini, Pdl, è assessore ai Lavori Pubblici. Molgora potrebbe ora trattenere per sé proprio quella delega?a. mi
L’ufficializzazione è venuta dalla nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri: «A seguito delle dimissioni rassegnate dall’onorevole Daniele Molgora, il Consiglio dei ministri ha condiviso la proposta di nomina dell’avvocato Sonia Viale a sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze. All’avvocato Viale il presidente Berlusconi ed il Consiglio hanno espresso le più vive felicitazioni ed auguri di buon lavoro». Secondo le prime informazioni Sonia Viale, esponente della Lega Lombarda, è vicina al ministro Maroni.
Perché lo slittamento? L’on. Daniele Molgora, che è presidente dell’Amministrazione provinciale di Brescia alla quale si dedicherà ora con maggiore disponibilità di tempo, ha in sostanza voluto chiudere la partita del federalismo demaniale, che lo ha visto protagonista. I problemi collegati proprio al Lago di Garda hanno comportato lo slittamento di una settimana. Molgora aveva ieri sottolineato che «grazie all’impegno della Lega Nord anche i laghi sovraregionali potranno essere trasferiti alle Regioni, se c’è un’intesa tra di esse. Da presidente della Provincia di Brescia pensando al Lago di Garda, da quest’oggi riconsegnato ai gardesani, sono particolarmente soddisfatto; non avrebbe avuto senso che il maggiore dei Laghi del nostro Paese fosse gestito dallo Stato e non dai governi territoriali, che lo conoscono profondamente e da sempre si preoccupano per il suo benessere e la sua tutela».
In Broletto si modifica lo scenario. La prossima uscita dell’assessore Mauro Parolini dalla Giunta e dal Consiglio provinciale a seguito della sua elezione a consigliere regionale ha aperto il dibattito se approfittare delle sue dimissioni per far scendere la Giunta a 10 assessori, riportarla all situazione attuale a 11 assessori, estenderla al limite massimo previsto di 12. Il presidente Molgora non ha nascosto di privilegiare l’opzione della riduzione del numero di assessori. Accanto alla questione numerica è aperta quella delle deleghe da attribuire a Pdl e Lega. Mauro Parolini, Pdl, è assessore ai Lavori Pubblici. Molgora potrebbe ora trattenere per sé proprio quella delega?a. mi