Giornale di Brescia 27 Luglio 2010
Sono iniziati i lavori per il consolidamento della strada provinciale 53 Aiale-Irma-Marmentino. Si tratta in estrema sintesi di eliminare le difficoltà determinate dal cedimento di una parte del muro di contenimento di un tornante che ha determinato un avvallamento del piano stradale.
Del problema ci eravamo occupati nell’edizione dello scorso 10 giugno del Giornale di Brescia, riportando la preoccupazione del sindaco di Irma Mauro Bertelli che si era detto fortemente rammaricato per l’insolito ritardo da parte della Provincia – Settore gestione e manutenzione strade -, competente su questa strada.
Le preoccupazioni del sindaco nascevano da un duplice ordine di motivi: in primo luogo il forte rischio per l’incolumità dei tanti utenti che utilizzano quotidianamente questa strada, nel caso si fosse verificato un improvviso smottamento; in secondo luogo perché un’interruzione della circolazione su questa arteria avrebbe potuto essere causa di "isolamento" anche dal punto di vista turistico proprio nel pieno della bella stagione.
Tempestiva la replica dell’allora assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Parolini, ora Consigliere regionale, che ha assicurato la disponibilità del finanziamento per l’intervento e anche per completare un altro consolidamento in località Fonte di San Carlo, sempre nel comune di Irma. Parolini aveva messo sul piatto la somma di centomila euro e nel contempo aveva assicurato che i lavori avrebbero avuto inizio entro dieci giorni.
Con eccezionale puntualità, il 22 giugno al comune di Irma (prot 695) giunge la comunicazione ufficiale che attesta: «Preme sottolineare che nei prossimi giorni, a progetto ultimato, verrà data comunicazione dell’inizio dei lavori».
Come già detto, i lavori sono iniziati e procedono speditamente. Il sindaco Mauro Bertelli, ringraziando Mauro Parolini e quanti, ognuno per la propria competenza, si sono impegnati per dare soluzione al problema, si è detto veramente contento, perché si dà una risposta concreta al territorio. «Garantire servizi e soluzioni ai problemi urgenti – conclude il sindaco – significa trasmettere alla gente di montagna che vivere in centri decentrati non è sinonimo di "abbandono" da parte delle Istituzioni».
Giuseppe Russo
Del problema ci eravamo occupati nell’edizione dello scorso 10 giugno del Giornale di Brescia, riportando la preoccupazione del sindaco di Irma Mauro Bertelli che si era detto fortemente rammaricato per l’insolito ritardo da parte della Provincia – Settore gestione e manutenzione strade -, competente su questa strada.
Le preoccupazioni del sindaco nascevano da un duplice ordine di motivi: in primo luogo il forte rischio per l’incolumità dei tanti utenti che utilizzano quotidianamente questa strada, nel caso si fosse verificato un improvviso smottamento; in secondo luogo perché un’interruzione della circolazione su questa arteria avrebbe potuto essere causa di "isolamento" anche dal punto di vista turistico proprio nel pieno della bella stagione.
Tempestiva la replica dell’allora assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Parolini, ora Consigliere regionale, che ha assicurato la disponibilità del finanziamento per l’intervento e anche per completare un altro consolidamento in località Fonte di San Carlo, sempre nel comune di Irma. Parolini aveva messo sul piatto la somma di centomila euro e nel contempo aveva assicurato che i lavori avrebbero avuto inizio entro dieci giorni.
Con eccezionale puntualità, il 22 giugno al comune di Irma (prot 695) giunge la comunicazione ufficiale che attesta: «Preme sottolineare che nei prossimi giorni, a progetto ultimato, verrà data comunicazione dell’inizio dei lavori».
Come già detto, i lavori sono iniziati e procedono speditamente. Il sindaco Mauro Bertelli, ringraziando Mauro Parolini e quanti, ognuno per la propria competenza, si sono impegnati per dare soluzione al problema, si è detto veramente contento, perché si dà una risposta concreta al territorio. «Garantire servizi e soluzioni ai problemi urgenti – conclude il sindaco – significa trasmettere alla gente di montagna che vivere in centri decentrati non è sinonimo di "abbandono" da parte delle Istituzioni».
Giuseppe Russo