La messa in sicurezza del lago dIdro è un obiettivo prioritario di interesse regionale. Lo ha deciso la Commissione Consiliare regionale quinta territorio e ambiente, di cui è membro il consigliere Mauro Parolini, e che, nellambito del provvedimento di aggiornamento del piano territoriale regionale, ha appunto introdotto due modifiche importanti. Una di queste è riferita proprio al lago bresciano e prevede che i lavori destinati a mettere in sicurezza il bacino lacustre siano qualificati come obiettivo prioritario della regione
La modifica del piano assegna carattere di priorità ai lavori di messa in sicurezza del lago dIdro e dunque rilevanza regionale al progetto – spiega il consigliere bresciano ing. Mauro Parolini. La decisione conferma lattenzione, già espressa dalla commissione della quale faccio parte verso il lago dIdro nel mese di luglio. Allora vennero stanziati 16 milioni di euro per la realizzazione delle opere necessarie che, aggiungendosi a quelli già assegnati, fecero salire a circa 50 milioni la dotazione finanziaria per la messa in sicurezza del bacino.
In sintesi laggiornamento del documento di piano parte dalla constatazione che il lago dIdro, primo lago naturale italiano ad essere stato sottoposto a regolazione artificiale presenta non pochi problemi di sicurezza. Sono strettamente legati alle esondazioni del lago ed alla presenza di un movimento franoso attivo che interessa la sponda sinistra del fiume Chiese, subito a valle dellattuale traversa di sbarramento. Tale area è stata perimetrata e dichiarata rischio idrogeologico. Cè insomma ilo pericolo di uno smottamento. Per risolvere i problemi è stata progettata una nuova galleria di scarico che sostituisca lesistente il cui sbocco è situato proprio ai piedi della frana. La nuova galleria attraversa più a nord la collina e sbocca a monte del comune di Lavenone. E prevista anche la costruzione di una nuova traversa di regolazione. Da queste considerazioni è scaturita la decisione della Commissione di inserire il programma di interventi fra le priorità attraverso laggiornamento annuale del piano territoriale regionale per lanno 2010.
Si prosegue nel lavoro di confronto con i comuni per valutare eventuali ampliamenti al progetto. La definitiva approvazione del progetto stesso permetterà anche lavvio delle molte opere compensative previste. Quanto prima la Regione Lombardia firmerà un accordo quadro con lo Stato che assegnerà ai progetti anche il valore di variante automatica dei piani urbanistici locali – aggiunge il consigliere Mauro Parolini che è diventato in regione un po il punto di riferimento dei problemi del lago dIdro -. Sono soddisfatto dellattenzione ottenuta e delle decisioni prese che vanno nella direzione di consentire grazie a finanziamenti molto importanti di por mano alla messa in sicurezza del bacino bresciano.