Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere Parolini, per questa ITR. Rispetto ai punti che sono sollevati nellinterrogazione che è stata presentata, richiamo quanto è già stato fatto relativamente agli impegni che sono contenuti nellordine del giorno numero 130 approvato, come è stato ricordato, il 28 settembre 2010 riguardante le modifiche alla legge regionale 26/1993, con particolare riferimento alla modalità di esercizio della caccia delle specie in deroga.
Con riferimento agli impegni di istituire un tavolo Stato-Regioni con lo scopo di stabilire le concrete modalità con le quali sia possibile lesercizio della caccia delle specie in deroga – il punto a) dellordine del giorno che lei ha illustrato – e a quello di sollecitare il Governo a non venir meno allobbligo di cooperazione con la Commissione Europea di aggiornamento normativo sancito dallarticolo 18 della direttiva europea – questa è la parte c) dellordine del giorno presentato – ricordo che la Giunta regionale, con una DGR numero 680 approvata dalla Giunta il 26 ottobre 2010, ha approvato la proposta di progetto di legge alle Camere, intitolata Proposte di modifica allarticolo 19 della legge 157, che è la legge nazionale di cui ometto il titolo.
Tenuto conto delle reiterate pronunce rese dalla Corte di Giustizia Europea che hanno attestato la non conformità della normativa italiana alle direttive comunitarie riguardanti la protezione degli uccelli, direttiva del 1979 e poi quella del 2009, è necessario e indispensabile una modifica alla legge nazionale 157/1992 al fine di rendere coerente la formulazione sempre del famoso articolo 19-bis riguardante le modalità con le quali le Regioni danno applicazione alla normativa comunitaria relativa alla caccia in deroga. Vi è da adeguarlo appunto a quanto previsto dalla stessa normativa.
In tal modo, gli atti emanati dalle Amministrazioni regionali in materia non dovrebbero più subire il contenzioso – qui uso il condizionale, ma, come si dice, è dobbligo – originato prevalentemente dalla non conformità richiamata.
Con la modifica proposta viene letteralmente ripreso il testo della direttiva comunitaria. Quanto ai contenuti dei provvedimenti in deroga, inoltre, sempre nella proposta vengono precisate in modo inequivocabile le procedure e modalità da seguire, i dati e le informazioni da fornire da parte della Regione e dellISPRA al fine di garantire che i regimi di caccia in deroga autorizzati si sviluppino nelle condizioni di massima prudenza e attenzione nei riguardi della conservazione delle specie oggetto di prelievo. Così è scritto nella direttiva.
La proposta di legge alle Camere è stata recentemente approvata dalla VIII Commissione della Regione – ho partecipato anchio alla seduta – con alcune modifiche a seguito di emendamenti presentati. In particolare, un richiamo a rendere coerente la normativa nazionale con quanto previsto dalla Direttiva uccelli in tema di cattura e di richiami vivi (articolo 4), che ha titolo Cattura temporanea in anellamento. È un sistema più stringente per ottenere, sempre dalle modifiche apportate al testo originario, i dati da ISPRA, compresa una possibilità alternativa di recuperare i dati, in caso di inadempienza da parte dellIstituto, e sta seguendo il proprio iter per lapprovazione in Consiglio regionale, deve approdare in aula, e la conseguente trasmissione alle Camere.
Liniziativa assunta dalla Giunta regionale è stata comunicata alla Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Province autonome, nella riunione del 13 gennaio 2011, ancora prima dellapprovazione, con lobiettivo di coinvolgere le altre Regioni. La Commissione ha preso atto e ha convenuto sulla necessità di introdurre le modifiche proposte alla legge 157 – sforerò di qualche secondo, Presidente, me ne scuso in anticipo.
Con riferimento allimpegno a sollecitare il Ministro competente affinché ISPRA fornisca i dati necessari per motivare il prelievo in deroga (punto b dellinterrogazione), molto prima della sollecitazione, in data 6 agosto 2010 – lordine del giorno è del 28 settembre -, personalmente ho trasmesso una nota al Ministro Galan con la quale, richiamando le inadempienze di ISPRA in merito alla comunicazione della piccola quantità, ho sollecitato più volte e anche dopo, devo dire, la definizione delle modalità più opportune per superare questa fase di impasse e rendere disponibile alle Regioni i dati tecnico-scientifici richiesti, indispensabili alle attività di competenza regionale.
Più in generale, ricordo che è in atto un serrato confronto organizzato dalla Direzione generale agricoltura, con le associazioni venatorie, le Amministrazioni provinciali e le organizzazioni agricole, finalizzato a predisporre una proposta condivisa di revisione della 26 e 93, al fine di rendere più coerente la legge regionale con la normativa comunitaria, e soprattutto semplificare la norma, al fine di una più efficace e snella applicazione.
Concludo ricordando che sappiamo che a breve sarà resa la sentenza di merito dal TAR Veneto sulla DGR del 5 ottobre 2010 della Regione Veneto, sulla quale non è stata data sospensiva, ma è ancora attesa lespressione di merito, della quale salvo lintitolazione. Naturalmente, mi rendo conto che i TAR non sempre forniscono pareri univoci su una stessa fattispecie, quando sono di Regioni diverse, ma sarà interessante capire se il metodo di calcolo utilizzato dalla Regione Veneto in alternativa al mancante parere di ISPRA verrà ritenuto anche nel merito, idoneo ai fini della conservazione della specie oggetto della deroga. Questo è un concetto che abbiamo inserito in modo molto chiaro anche nella nostra proposta di legge al Parlamento. Ricordo comunque al Consigliere e a tutta laula che lautonomia decisionale del Consiglio che è stata applicata negli anni precedenti, di iniziative consiliari, non è che è stata revocata, è ancora e sempre possibile.
Grazie, mi scuso di aver sforato troppo.
Si allega
ODG CACCIA TAVOLO ISPRA- settembre.doc
interrogazione – ODG CACCIA TAVOLO ISPRA- settembre.doc