Giornale di brescia 21 aprile 2011
Sabbia, ghiaia, caldo e camion. Asfalto, canali, operai e tubature. Il cantiere della Corda Molle è in piena attività per rispettare i tempi di consegna dell’infrastruttura.
La strada che da Ospitaletto porterà a Castenedolo disegnando un semicerchio a sud di Brescia dovrà infatti essere pronta per dicembre. Che sia il 21 o il 23 è ancora da decidere, ma Centropadane, la società che si è fatta carico dell’opera, intende rispettare la tempistica stabilita. Per questioni che vanno oltre il semplice profilo aziendale: la strada è infatti concepita per alleggerire la tangenziale sud e per collegare territori nei quali finora ci si deve muovere attraverso la viabilità minore. L’opera è di valenza pubblica, come pubblica è Centropadane, posseduta all’80% da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Brescia (42%), dai medesimi enti di Cremona (27%) e Piacenza (11%, ma non c’è il Comune). Visitando il cantiere al seguito della commissione Lavori Pubblici del Broletto si percepisce la valenza di un’arteria costituita per 17 chilometri da un nuovo tracciato, tra Castenedolo e Azzano Mella, e per altri 14 dall’allargamento della Sp19 tra Azzano e Ospitaletto. Per un costo di 230 mln di euro provenienti dai pedaggi della A21, di cui Centropadane è concessionaria.
È presente l’assessore ai Lavori pubblici Maria Teresa Vivaldini, così come il vicepresidente della società di gestione e costruzione strade, il consigliere regionale Mauro Parolini (nella foto al centro). In particolare, è la parte di nuova costruzione al centro dell’attenzione. Qui i lavori si chiuderanno a dicembre, mentre per la Sp19, dove la viabilità ordinaria convive con i cantieri, si parla del 2013, in tempo per l’apertura della Brebemi. Alla partenza, da Castenedolo, la strada scorre in trincea, limitando l’impatto sull’esterno, mentre attorno a Montirone si comincia a salire a livello del terreno. Per la composizione del suolo, grande cura è stata riposta nello scorrimento dell’acqua piovana in vasche purificazione, una delle quali basata su un sistema di fitodepurazione. Tra i particolari tecnici, vi è l’attenzione a creare un percorso non monotono per diminuire l’incidentalità per distrazione.
Emanuele Galesi
La strada che da Ospitaletto porterà a Castenedolo disegnando un semicerchio a sud di Brescia dovrà infatti essere pronta per dicembre. Che sia il 21 o il 23 è ancora da decidere, ma Centropadane, la società che si è fatta carico dell’opera, intende rispettare la tempistica stabilita. Per questioni che vanno oltre il semplice profilo aziendale: la strada è infatti concepita per alleggerire la tangenziale sud e per collegare territori nei quali finora ci si deve muovere attraverso la viabilità minore. L’opera è di valenza pubblica, come pubblica è Centropadane, posseduta all’80% da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Brescia (42%), dai medesimi enti di Cremona (27%) e Piacenza (11%, ma non c’è il Comune). Visitando il cantiere al seguito della commissione Lavori Pubblici del Broletto si percepisce la valenza di un’arteria costituita per 17 chilometri da un nuovo tracciato, tra Castenedolo e Azzano Mella, e per altri 14 dall’allargamento della Sp19 tra Azzano e Ospitaletto. Per un costo di 230 mln di euro provenienti dai pedaggi della A21, di cui Centropadane è concessionaria.
È presente l’assessore ai Lavori pubblici Maria Teresa Vivaldini, così come il vicepresidente della società di gestione e costruzione strade, il consigliere regionale Mauro Parolini (nella foto al centro). In particolare, è la parte di nuova costruzione al centro dell’attenzione. Qui i lavori si chiuderanno a dicembre, mentre per la Sp19, dove la viabilità ordinaria convive con i cantieri, si parla del 2013, in tempo per l’apertura della Brebemi. Alla partenza, da Castenedolo, la strada scorre in trincea, limitando l’impatto sull’esterno, mentre attorno a Montirone si comincia a salire a livello del terreno. Per la composizione del suolo, grande cura è stata riposta nello scorrimento dell’acqua piovana in vasche purificazione, una delle quali basata su un sistema di fitodepurazione. Tra i particolari tecnici, vi è l’attenzione a creare un percorso non monotono per diminuire l’incidentalità per distrazione.
Emanuele Galesi