Bresciaoggi 4 febbraio 2012
La «Corda Molle» è realtà. Da ieri i bresciani possono percorrerla. Il nome non è granchè. ma rende bene l´idea di una sorta di nastro allentato che smista la viabilità proveniente dal sud di Brescia. Il presidente della Provincia Daniele Molgora preferirebbe chiamarla Teb (Tangenziale esterna di Brescia). Ufficialmente sarà il «Raccordo autostradale A21 – A4»: lo ha annunciato ieri, poco prima del taglio del nastro sul ponte che sovrasta la A21 al casello di Brescia Sud, il presidente di Centropadane Augusto Galli davanti a una folta platea di autorità convenute per l´evento. Ma con ogni probabilità i bresciani continueranno a chiamarla Corda Molle. Certo, è che la nuova arteria è una delle poche che non nasce vecchia, ma interviene al momento giusto a creare un «elemento di rete» in grado di collegare la viabilità principale di Brescia. E pur essendo del tutto simile a un´autostrada, con 3 corsie per senso di marcia e corsia di emergenza, non richiederà alcun pedaggio.
Ora si è in attesa dei lotti 1 e 2 da Ospitaletto ad Azzano Mella (al 10 per cento di realizzazione) che collegheranno la A4 all´aeroporto di Montichiari e alla viabilità per la Valtrompia, la Valsabbia e il lago di Garda bypassando Brescia. Allora la Corda Molle si svilupperà per 31 chilometri. Intanto da ieri sono percorribili i 14 chilometri del terzo e quarto lotto da Azzano Mella alla ex Statale 236 per Mantova, nel territorio di Castenedolo. Il mosaico della nuova viabilità, poi, si comporrà con l´apertura di Brebemi prevista per metà (o alla fine) dell´anno prossimo, su cui si innesterà la stessa Corda Molle raccogliendo una gran quantità di traffico soprattutto pesante. Già adesso, tuttavia, il raccordo autostradale nuovo di zecca toglierà un bel po´ di automezzi dalla Tangenziale sud. Tutti quelli che da gran parte della Bassa bresciana devono raggiungere le autostrade non dovranno più arrivare in città, vengono intercettati prima dal nastro «non teso» della Corda Molle, che immette sulla A21, e da lì sulla A4 con il casello di Brescia sud in posizione strategica, grosso modo a metà dei 14 chilometri del tracciato.
Centropadane ha fatto il tutto con grande efficienza e in tempi rapidi. Ieri a riconoscerglielo sono stati in tanti, dal presidente Molgora all´assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, dal direttore generale dell´Anas Stefano Granati al presidente di Aiscat Fabrizio Palenzona, tutti al tavolo della cerimonia inaugurale insieme al presidente Galli. Pure il consigliere regionale Mauro Parolini, per anni assessore ai Lavori pubblici in Broletto e vicepresidente di Centropadane sottolinea che la realizzazione è il «frutto di una grande determinazione e di un lavoro quotidiano». Un lavoro che – riconosce Palenzona – ha prestato grande attenzione al consumo dell´ambiente, realizzato «al miglior costo, con i migliori materiali, in tempi brevi e con il consenso del territorio». Di più, «anticipa i tempi che normalmente slittano con grossi aumenti di costi», aggiunge Cattaneo. Lo stesso Granati si dice «soddisfatto per tempi e costi». Insomma è un riconoscimento alla capacità di Centropadane, società a prevalente capitale pubblico, di saper stare al meglio sul mercato pur essendo la più piccola concessionaria autostradale.
Ora si è in attesa dei lotti 1 e 2 da Ospitaletto ad Azzano Mella (al 10 per cento di realizzazione) che collegheranno la A4 all´aeroporto di Montichiari e alla viabilità per la Valtrompia, la Valsabbia e il lago di Garda bypassando Brescia. Allora la Corda Molle si svilupperà per 31 chilometri. Intanto da ieri sono percorribili i 14 chilometri del terzo e quarto lotto da Azzano Mella alla ex Statale 236 per Mantova, nel territorio di Castenedolo. Il mosaico della nuova viabilità, poi, si comporrà con l´apertura di Brebemi prevista per metà (o alla fine) dell´anno prossimo, su cui si innesterà la stessa Corda Molle raccogliendo una gran quantità di traffico soprattutto pesante. Già adesso, tuttavia, il raccordo autostradale nuovo di zecca toglierà un bel po´ di automezzi dalla Tangenziale sud. Tutti quelli che da gran parte della Bassa bresciana devono raggiungere le autostrade non dovranno più arrivare in città, vengono intercettati prima dal nastro «non teso» della Corda Molle, che immette sulla A21, e da lì sulla A4 con il casello di Brescia sud in posizione strategica, grosso modo a metà dei 14 chilometri del tracciato.
Centropadane ha fatto il tutto con grande efficienza e in tempi rapidi. Ieri a riconoscerglielo sono stati in tanti, dal presidente Molgora all´assessore regionale alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, dal direttore generale dell´Anas Stefano Granati al presidente di Aiscat Fabrizio Palenzona, tutti al tavolo della cerimonia inaugurale insieme al presidente Galli. Pure il consigliere regionale Mauro Parolini, per anni assessore ai Lavori pubblici in Broletto e vicepresidente di Centropadane sottolinea che la realizzazione è il «frutto di una grande determinazione e di un lavoro quotidiano». Un lavoro che – riconosce Palenzona – ha prestato grande attenzione al consumo dell´ambiente, realizzato «al miglior costo, con i migliori materiali, in tempi brevi e con il consenso del territorio». Di più, «anticipa i tempi che normalmente slittano con grossi aumenti di costi», aggiunge Cattaneo. Lo stesso Granati si dice «soddisfatto per tempi e costi». Insomma è un riconoscimento alla capacità di Centropadane, società a prevalente capitale pubblico, di saper stare al meglio sul mercato pur essendo la più piccola concessionaria autostradale.