Bresciaoggi 29 aprile 2012
«Non c´è al momento alcun progetto esecutivo del tracciato dell´Alta velocità Brescia-Verona». Lo assicura il presidente della Commissione regionale agricoltura, Mauro Parolini, intervenuto ieri mattina a Desenzano sugli sviluppi della sua mozione presentata due settimane fa al consiglio regionale sull´esigenza di «modificare il tracciato dell´alta velocità» che attraverserebbe l´entroterra gardesano in cui c´è la zona di produzione del Lugana. «Per ora esiste un progetto preliminare – ha aggiunto Parolini – approvato dal Cipe il 5 dicembre 2003, il cui tracciato prevede l´attraversamento dell´anfiteatro morenico del Garda, zona notoriamente di elevato valore ambientale e paesaggistico. Il tracciato a cielo aperto percorre i Comuni di Desenzano, Sirmione e Peschiera, in piena zona del Lugana, che causerebbe la perdita di almeno il 20% dei vigneti presenti».
Parolini ha poi sottolineato che «tutto questo comporta la costruzione assai onerosa di una lunga galleria a Lonato, per cui nella mozione è stato chiesto che sia progettata una modifica alla linea progettata». Ma, avverte ancora il presidente della commissione regionale, «senza fare barricate o blocchi dell´autostrada perché la Tav rappresenta un collegamento vitale con il resto d´Italia e dell´Europa. Credo che per alcuni anni ancora comunque, data la situazione economica attuale, non verranno autorizzati i lavori», ha aggiunto il consigliere regionale. Cosa prevederebbe il progetto alternativo? «L´ipotesi più accreditata è quella di evitare in ogni caso il cordone morenico del Garda».
Preoccupazione, inoltre, viene manifestata anche da Luigi Cavalieri, presente all´incontro, e analogamente dall´assessore Sergio Parolini che lancia un appello alla futura amministrazione comunale di «sistemare gli assi viari che collegano le periferie con Desenzano, oggi ancora fatiscenti e poco sicuri». M.TO.
Parolini ha poi sottolineato che «tutto questo comporta la costruzione assai onerosa di una lunga galleria a Lonato, per cui nella mozione è stato chiesto che sia progettata una modifica alla linea progettata». Ma, avverte ancora il presidente della commissione regionale, «senza fare barricate o blocchi dell´autostrada perché la Tav rappresenta un collegamento vitale con il resto d´Italia e dell´Europa. Credo che per alcuni anni ancora comunque, data la situazione economica attuale, non verranno autorizzati i lavori», ha aggiunto il consigliere regionale. Cosa prevederebbe il progetto alternativo? «L´ipotesi più accreditata è quella di evitare in ogni caso il cordone morenico del Garda».
Preoccupazione, inoltre, viene manifestata anche da Luigi Cavalieri, presente all´incontro, e analogamente dall´assessore Sergio Parolini che lancia un appello alla futura amministrazione comunale di «sistemare gli assi viari che collegano le periferie con Desenzano, oggi ancora fatiscenti e poco sicuri». M.TO.