Venerdì 31 agosto 2012
Sospendere le attività venatorie per non decimare la fauna selvatica resa più vulnerabile da siccità e incendi: la richiesta arriva dall´ex ministro Michela Brambilla, fondatrice del movimento «La coscienza delgi animali» con Umberto Veronesi. Ma la proposta dell´ex ministro del Turismo viene stroncata dal suo stesso partito: gli esponenti bresciani del Pdl hanno subito bollato l´uscita del deputato animalista come «demagogica» e «pretestuosa».
«Sono sotto gli occhi di tutti le devastanti conseguenze che affliggono la natura e gli animali per la perdurante siccità di quest´anno – recita l´appello del movimento -. Autorizzare l´attività venatoria equivarrebbe ad infliggere il colpo di grazia ad intere generazioni di animali, violando la direttiva 147/2009 dell´Ue, che consente la caccia solo se non danneggia le popolazioni di uccelli selvatici».
FRASI che hanno infiammato il dibattito all´interno del Pdl. Il presidente del Consiglio provinciale di Federcaccia, Marco Bruni, ha voluto incontrare due esponenti del partito – l´onorevole Viviana Beccalossi e il presidente della Commissione VIII della Regione, Mauro Parolini – per capire quale fosse la posizione ufficiale del Pdl sulla preapertura della stagione e più in generale sull´attività venatoria. «I cacciatori mettono in atto una serie infinita di azioni benefiche e hanno in corso progetti scientifici con alcune università italiane – sottolinea Bruni -. L´onorevole Brambilla ci dipinge come persone senza dignità e senza un minimo di senso civico».
VIVIANA BECCALOSSI conferma la vicinanza del Pdl al mondo venatorio: «La voce di Michela Brambilla è legittima e peraltro neppure solitaria nel partito. Ma si tratta di posizioni minoritarie, sia in Regione che in Parlamento – precisa Viviana Beccalossi -: per dimostrarlo, a settembre daremo il via ad una raccolta firme tra i parlamentari del Pdl. Quando l´ex ministro ha presentato proposte per vietare la caccia, le Commissioni non le hanno neppure messe in votazione».
Viviana Beccalossi ricorda il disegno di liberalizzazione della caccia avanzato del senatore Franco Orsi «e bloccato da 1600 emendamenti di Pd e Idv, mentre la commissione Agricoltura della Camera ha approvato all´unanimità la proposta di occuparsi della caccia allo storno, che arreca molti danni all´agricoltura». Il mondo venatorio, sostiene Viviana Beccalossi, «è rispettoso delle regole: chiede solo più chiarezza. La caccia, al contrario di quanto sostiene Michela Brambilla, serve anche a riequilibrare la natura: molte specie cacciabili creano danni all´agricoltura, e se sospendessimo la caccia creeremmo un danno nel danno».
Dello stesso parere Parolini, che ricorda le azioni intraprese dalla Regione in materia di caccia: «Stiamo cercando di rendere la legge più adeguata alle esigenze dei cacciatori, e facendo pressioni all´Ue per ottenere le deroghe. Potremmo discutere della questione nella commissione del 12 settembre, e da lì portarla in Consiglio. Il Pdl rispetta la caccia, Michela Brambilla dovrebbe esaminare la questione in tutti i suoi aspetti».
IN LINEA CON PAROLINI i colleghi di partito Stefano Saglia, Giuseppe Romele, Vigilio Bettinsoli e Vanni Ligasacchi. «Quella dell´ex ministro – scrivono in una nota – è l´ennesima richiesta pretestuosa fondata su numeri privi di fondamento scientifico. Nello spegnimento degli incendi un grande contributo lo hanno dato anche i cacciatori, primi interessati alla conservazione dell´ambiente».
«Sono sotto gli occhi di tutti le devastanti conseguenze che affliggono la natura e gli animali per la perdurante siccità di quest´anno – recita l´appello del movimento -. Autorizzare l´attività venatoria equivarrebbe ad infliggere il colpo di grazia ad intere generazioni di animali, violando la direttiva 147/2009 dell´Ue, che consente la caccia solo se non danneggia le popolazioni di uccelli selvatici».
FRASI che hanno infiammato il dibattito all´interno del Pdl. Il presidente del Consiglio provinciale di Federcaccia, Marco Bruni, ha voluto incontrare due esponenti del partito – l´onorevole Viviana Beccalossi e il presidente della Commissione VIII della Regione, Mauro Parolini – per capire quale fosse la posizione ufficiale del Pdl sulla preapertura della stagione e più in generale sull´attività venatoria. «I cacciatori mettono in atto una serie infinita di azioni benefiche e hanno in corso progetti scientifici con alcune università italiane – sottolinea Bruni -. L´onorevole Brambilla ci dipinge come persone senza dignità e senza un minimo di senso civico».
VIVIANA BECCALOSSI conferma la vicinanza del Pdl al mondo venatorio: «La voce di Michela Brambilla è legittima e peraltro neppure solitaria nel partito. Ma si tratta di posizioni minoritarie, sia in Regione che in Parlamento – precisa Viviana Beccalossi -: per dimostrarlo, a settembre daremo il via ad una raccolta firme tra i parlamentari del Pdl. Quando l´ex ministro ha presentato proposte per vietare la caccia, le Commissioni non le hanno neppure messe in votazione».
Viviana Beccalossi ricorda il disegno di liberalizzazione della caccia avanzato del senatore Franco Orsi «e bloccato da 1600 emendamenti di Pd e Idv, mentre la commissione Agricoltura della Camera ha approvato all´unanimità la proposta di occuparsi della caccia allo storno, che arreca molti danni all´agricoltura». Il mondo venatorio, sostiene Viviana Beccalossi, «è rispettoso delle regole: chiede solo più chiarezza. La caccia, al contrario di quanto sostiene Michela Brambilla, serve anche a riequilibrare la natura: molte specie cacciabili creano danni all´agricoltura, e se sospendessimo la caccia creeremmo un danno nel danno».
Dello stesso parere Parolini, che ricorda le azioni intraprese dalla Regione in materia di caccia: «Stiamo cercando di rendere la legge più adeguata alle esigenze dei cacciatori, e facendo pressioni all´Ue per ottenere le deroghe. Potremmo discutere della questione nella commissione del 12 settembre, e da lì portarla in Consiglio. Il Pdl rispetta la caccia, Michela Brambilla dovrebbe esaminare la questione in tutti i suoi aspetti».
IN LINEA CON PAROLINI i colleghi di partito Stefano Saglia, Giuseppe Romele, Vigilio Bettinsoli e Vanni Ligasacchi. «Quella dell´ex ministro – scrivono in una nota – è l´ennesima richiesta pretestuosa fondata su numeri privi di fondamento scientifico. Nello spegnimento degli incendi un grande contributo lo hanno dato anche i cacciatori, primi interessati alla conservazione dell´ambiente».