Bresciaoggi 27 Luglio 2013
Poche priorità ma da portare a termine in tempi stretti. E´ quanto chiedono gli imprenditori alla Regione per rilanciare il sistema economico bresciano. Poco importano partiti o colori: «Per creare convergenze oggi indispensabili è necessario coinvolgere tutte le forze politiche», dice il presidente di Aib Marco Bonometti, uscito col sorriso dall´incontro con gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio), Simona Bordonali (Sicurezza) e Paola Bulbarelli (Casa), e con i consiglieri bresciani al Pirellone Busi (Patto Civico Ambrolosi), Fanetti (Maroni Presidente), Girelli (Pd), Parolini (Pdl) e Rolfi (Lega).
«Ho trovato i rappresentanti regionali molto più sensibili ai problemi del territorio rispetto ai nostri parlamentari, incontrati di recente dice apertamente il numero uno Aib -. Le imprese vanno a una velocità diversa dalla politica, ma in Regione ci si è fatti carico dei nostri problemi». Ostacoli che si chiamano eccessiva burocrazia, difficoltà nella formazione, nodi ambientali e urbanistici (come i vincoli dei Pgt), carenza di formazione professionale mirata, e su tutti l´incognita dell´Expo 2015, una grande opportunità ma anche una partita aperta cui il sistema Brescia vuole partecipare da protagonista.
GIÀ IERI SONO ARRIVATE le prime risposte dai rappresentanti della giunta Maroni: verrà fissato un incontro fra gli imprenditori bresciani e il sottosegretario Sala che ha delega per l´Expo, Parolini come capogruppo si è impegnato a portare la questione della formazione post diploma in meccanica ed elettronica all´attenzione dell´assessore Aprea, sui Piani di governo del territorio l´assessore Beccalossi ha promesso di avviare, da settembre, «una revisione complessiva della legge 12 sul governo del territorio, per snellirla e attualizzarla attraverso il contributo di tutti i portatori di interesse».
Dal Pirellone arriverà ossigeno anche a un settore ormai in ginocchio, quello dell´edilizia. L´assessore Bulbarelli ha annunciato un fondo da 20 milioni di euro che la Regione sta destinando alla riqualificazione degli alloggi sfitti, per rilanciare le imprese edili. «E a settembre a Brescia ci riuniremo per il Piano casa territoriale con i soggetti dell´edilizia, per fare il punto su progetti e investimenti», dice.
Molte le proposte messe sul tavolo, fra cui quella di generalizzare in principio di silenzio assenso della pubblica amministrazione e di unificare i controlli. «Siamo tutti bresciani, dobbiamo lavorare nella stessa direzione», chiosa Parolini. Anche perché, come ricorda Girelli, «finora abbiamo pagato duramente la mancanza di capacità di fare rete». Lo stesso presidente Aib ha ribadito che in questo momento storico «ognuno deve assumersi le responsabilità per il ruolo che gli compete».