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ALER. PAROLINI (NCD): “ORA AL LAVORO PER UNA RIFORMA COMPLESSIVA DELLE POLITICHE ABITATIVE”

Milano, 26 novembre 2013 –  “Questa legge nasce da un’esigenza condivisa da tutto il Consiglio: dare una risposta concreta all’emergenza casa che colpisce numerose famiglie lombarde." È quanto ha dichiarato il capogruppo del Nuovo Centrodestra in Regione Lombardia, Mauro Parolini, dopo l’approvazione del Consiglio Regionale della legge di riforma della governance  dell’Aler.

“Quello di oggi  – spiega Parolini – però è solo il primo passo rispetto ad un lavoro più articolato e importante che porterà, nei prossimi mesi, ad una riforma complessiva delle politiche per la casa in Lombardia. È, infatti, evidente che oggi la questione abitativa è una vera e propria emergenza, un’emergenza che non coinvolge solamente le fasce più deboli e fragili della popolazione ma anche quel ceto medio che, complice la crisi economica, non trova più risposte esaurienti nel libero mercato. Occorre, pertanto, verificare nuove strade e iniziative, a partire da quella dell’housing sociale.”

“Con il voto di oggi – ha evidenziato il capogruppo del Nuovo Centrodestra – abbiamo dato il via a questo cammino, rendendo Aler una società più efficiente ed efficace sia attraverso l’istituzione del presidente unico al posto dei Cda sia introducendo il criterio di costi standard nella gestione di ogni singola Agenzia. Inoltre garantiamo una maggiore difesa delle autonomie locali, pur a fronte dell’accorpamento delle Agenzie che passano da 13 a 5, attraverso l’assegnazione di competenze effettive ai Consigli territoriali composti da sindaci.”

Scheda tecnica

Riduzione da 13 a 5 Agenzie così accorpate: Lodi-Pavia (6981 alloggi), Brescia-Cremona–Mantova (13.755 alloggi), Bergamo–Lecco-Sondrio (8.986 alloggi), Busto Arsizio–Como–Varese-Monza Brianza (15.204 alloggi), Milano (59.904 alloggi)

Azzerati i Consigli di Amministrazione attualmente composti da sette componenti e viene istituita la figura del Presidente unico (da 91 consiglieri di amministrazione a 5 presidenti)

Introduzione di un Consiglio territoriale per Agenzia, con funzione di rappresentanza territoriale e consultiva, composti da un minimo di 7 a un massimo di 13 sindaci (nominati dal Consiglio Regionale di cui 2-4 dalla minoranza) senza retribuzione.

Introduzione dei costi standard (parametro di valutazione del Presidente e del Direttore Generale) che saranno definiti entro 6 mesi dall’entrata vigore legge da parte della Giunta.