Milano, 13 apr. – “Quello del rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione è un problema drammatico. Regione Lombardia ha intrapreso negli ultimi anni un articolato processo di sburocratizzazione e semplificazione e, per prima in Italia, ha sperimentato il fascicolo informatico d’impresa con esiti molto positivi, inaugurando un modello che, ci ha confermato il Ministero dello Sviluppo Economico, verrà assunto a livello nazionale”. Così Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo Economico, intervenendo a Milano al convegno di presentazione dei risultati della prima fase di sperimentazione del fascicolo informatico d’impresa che Regione Lombardia, d’intesa con il Sistema Camerale e il MISE, ha promosso in quattordici Comuni lombardi (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Dalmine, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Rho, Pavia, Sondrio, Varese e la Comunità Montana della Valle Trompia).
SFIDA CULTURALE – “La sperimentazione che abbiamo condotto ha permesso di testare l’efficacia delle nuove procedure di acquisizione e raccolta di documenti e degli adempimenti delle imprese, che le rendono uniformi, funzionali e snelle. Tuttavia questo sforzo tecnico – ha sottolineato Parolini – deve essere affiancato da un ulteriore impegno per segnare un cambio di passo nella cultura d’impresa e, soprattutto, quella della Pubblica amministrazione, che troppo spesso è appesantita da autoreferenzialità, lentezze, disomogeneità”.
ASSESSORE GARAVAGLIA – "Il Fascicolo informatico d'impresa – ha commentato l'assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia – è uno strumento potente in grado di dare una mano concreta ed efficace alle nostre imprese alleggerendo le pratiche burocratiche e semplificando le procedure inerenti all'esercizio dell'attività economica: così si riducono i costi diretti e indiretti derivati da queste pratiche, generando un ingente risparmio di tempo ed economico".
QUESTIONE DECISIVA PER COMPETITIVITÀ – “Alleggerire il carico burocratico e gli oneri normativi alle imprese è una questione decisiva per accrescere la loro competitività e anche per l’attrazione di nuovi investimenti. La creazione di un ‘ecosistema amico delle ‘imprese’ – ha aggiunto l’assessore – è infatti un condizione essenziale per lo sviluppo del nostro tessuto economico e produttivo”.
RIDURRE ‘SUAP’ E RENDERLI EFFICIENTI – “La fase due di questa sperimentazione sarà estesa ad oltre 150 Comuni, arrivando a coprire il 50% delle imprese lombarde; ed entro la fine dell’anno sarà possibile raggiungere l’80%. I prossimi obiettivi – ha concluso Parolini – riguardano la riduzione degli Sportelli Unici per le Attività produttive: sono troppi e devono assicurare alle imprese un servizio efficiente, organico e in tempi certi. Inoltre, è necessario superare una volta per tutte l’eccessiva frammentazione dei controlli, che sono condotti troppo spesso in modo ripetitivo e da enti diversi che non comunicano fra loro. Per questo abbiamo proposto di inserire nel fascicolo anche l’esito dei controlli per evitare doppioni e ripetizioni”.