Milano, 17 nov. – Non si placano le polemiche a seguito del declassamento che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inflitto all’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia. La questione approda al Pirellone, dove l’assessore Mauro Parolini ha depositato stamane come primo firmatario una mozione per chiedere al governo regionale di “compiere ogni azione utile nei confronti del MIUR per porre rimedio a tale ingiustificato ed irragionevole declassamento”.
“L’obiettivo che vogliamo ottenere – ha spiegato Parolini – è quello di annullare questa decisione e riportare questo Ufficio ad essere sede titolare, ripristinandone la piena funzionalità e operatività. La decisione del Ministero è infatti inaccettabile e incide gravemente sulla rilevanza del sistema scolastico bresciano, relegandolo ad ruolo secondario e periferico che non merita”.
Il declassando dalla seconda alla terza fascia causato della riorganizzazione operata dal MIUR non va giù a Parolini, che in una nota ribadisce che “Brescia, con oltre 150 mila studenti, rappresenta la provincia più popolosa, seconda solo a Milano e, per la sua notevole complessità territoriale, nonché per la qualità della sua offerta scolastica, merita di fruire di servizi adeguati”.
“Brescia rappresenta anche in questo ambito un punto di riferimento di tutta la Lombardia orientale. Ora – ha concluso Parolini – mi aspetto che le nostre precise richieste possano essere prese in considerazione dal Ministero e che l’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia torni nel pieno delle proprio funzioni, tra cui quella di contare su un dirigente permanente ed esclusivo che possa far fronte alle complesse esigenze di questa sede”.