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Giornale di Brescia 11 maggio 2011
 
Centropadane Spa, la sede è a Cremona, ma i vertici parlano sempre più bresciano. L’assemblea ordinaria dei soci ha nominato ieri sera i nuovi membri del consiglio d’amministrazione, riconfermando Augusto Galli alla presidenza e affiancandogli tre vice: il cremonese Alberto Sciumè, e i bresciani Mauro Parolini e Vigilio Bettinsoli. 
Quest’ultimo entra per la prima volta nel board della società autostradale, in rappresentanza della Provincia di Brescia, mentre Parolini si vede riconfermato nel ruolo ricoperto negli ultimi anni. La scelta dell’ex assessore provinciale ai Lavori pubblici sarebbe il frutto di un accordo raggiunto in particolar modo dall’azionariato cremonese e da quello piacentino. Entrambi hanno rinunciato ad un rappresentante che fosse espressione diretta di uno dei due territori, ravvisando nel consigliere regionale del Pdl la persona per fare sintesi.
La nomina di ieri comprende altri tre bresciani nel cda di Centropadane. Si tratta di Giuliana Pezzi Zacco, sindaco di Gottolengo e rappresentante del Comune di Brescia, di Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato ed espressione della Camera di Commercio, e di Roberto Bozzoni, sindaco di Pontevico della Lega Nord. Oltre a loro, ricopriranno la carica di consiglieri Giandomenico Auricchio, Cristian Chizzoli, Alberto Bottazzi e Cesare Betti.
L’assemblea ha nominato anche i membri del collegio sindacale. Alla presidenza si riconferma Vincenzo Altamura, mentre tra i sindaci effettivi restano al loro posto Giambattista Bruni Conter e Sergio Gargiulo. Nell’organismo entrano per la prima volta invece Matteo Cifalinò e Andrea Bignami.
La tornata di nomine di Centropadane premia il territorio bresciano in maniera forse superiore alle aspettative. Anche se, va ricordato, con il 42,3% di azioni suddivise tra Provincia, Comune e Camera di Commercio il nostro territorio ha una maggioranza significativa delle quote azionarie. A parità di enti, Cremona ha nel complesso infatti una partecipazione pari al 27,1%, mentre Piacenza è ferma all’11% (nella compagine manca il Comune).
L’azienda ha trovato nei suoi vertici un equilibrio territoriale, dunque, che va di pari passo con quello politico. A partire dal rapporto tra Pdl e Lega, ma non solo. La conferma di Giuliana Pezzi Zacco, dell’Udc, è lo specchio del legame stretto che permane tra il partito e la maggioranza nel Comune di Brescia (confermato peraltro dallo stesso sindaco Paroli nell’intervista qui sopra).