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Bresciaoggi 7 febbraio 2010
 
Molti si chiederanno cosa ci stia a fare, nel bel mezzo del casello di Brescia centro, un parcheggio per camion fatto e finito ma da tempo transennato e vuoto. Costoro saranno curiosi pure di sapere il perché di quello stabile attiguo, anch’esso nuovo, fatto, finito e sbarrato.
LA RISPOSTA È che «motivi organizzativi» ne impediscono l’apertura fino alla fine di marzo. Poi le transenne spariranno e aprirà i battenti. Fino a ieri le migliaia di camionisti che ogni giorno battono la A4 hanno dovuto accamparsi alla meglio nei piazzali degli autogrill, nelle piazzole di sosta, persino lungo gli svincoli. In ottobre è arrivato a Brescia est il più grande e attrezzato autoparco d’Italia, forse d’Europa. Tra un mese e mezzo debutterà quello di Brescia centro, appunto, a cinque chilometri di distanza. Brebemi ne prevede un altro a Caravaggio, in direzione Milano. Troppa grazia! I tempi cambiano e gli autoparchi fioriscono. Ma alla chetichella. Ogni società autostradale fa per conto proprio. Lo stesso assessore ai Lavori pubblici della Provincia, Mauro
parolini, che è pure vicepresidente della società Centropadane, autrice del parcheggio in attesa di apertura, ammette che il nuovo autoparco «è nato in maniera autonoma con il contributo del ministero dei Trasporti». Dunque senza coordinamento.
Tanto la concorrenza, che pure ci sarà, «si farà sui grandi numeri», dice
parolini. Il mercato è «enorme» e a metterle insieme le due strutture offrono un numero di posti «estremamente ridotto» rispetto alle esigenze. E poi, rispondono a esigenze diverse, quindi «sono complementari».
L’autoparco di Brescia est (costruito da Serenissima) offre 430 stalli, ristorante, bar, lavanderia, palestra, sauna, officine, gommista e quant’altro serve a camionisti e automezzi. Quello di Brescia centro ha 150 stalli per i Tir, tutti dotati di colonnina per gli attacchi elettrici, 45 posti auto coperti e 30 scoperti. Nello stabile attiguo trovano posto bagni, docce, sala relax, ristorazione calda e fredda. E ai piani alti, l’autentica novità di uffici che le imprese di autotrasporto possono noleggiare anche a ore.
C’è tutto, mancano le officine. E questo – sottolinea 
parolini – lo renderà complementare a Brescia est. Chi ha problemi con il camion, insomma, si fermerà lì, gli altri potranno scegliere Brescia centro, che «è più vicino alla città, e permette di raggiungere facilmente il centro in autobus». E’ l’asso nella manica.
I camionisti potranno lasciare il loro automezzo in tutta sicurezza, perché sui sistemi di controllo non si lesina, e «all’ingresso c’è anche una guardia armata, che non lascia uscire nessuno senza pass con la targa del veicolo». Insomma, «è stato fatto senza esagerare – riassume l’assessore – ma c’è tutto quello che serve per garantire comfort e sicurezza».
I PROBLEMI organizzativi che ne ritardano l’apertura non sono meglio precisati. Ma pare sia tutto pronto. Lungo l’autostrada ci sono già i cartelli che lo segnalano, anche se per ora sono oscurati. La gara per la gestione della ristorazione è andata in porto, vinta dalla catena MyChef, «una delle più grandi sul mercato». Tutto il resto sarà gestito direttamente da Centropadane.
La via che porta al proliferare di autoparchi sembra senza ritorno. Tuttavia ci vorrà del tempo prima che venga imboccata dai camionisti. Tant’è che a frequentare Brescia est pare siano soprattutto Tir del Nordeuropa, già abituati a spendere una cinquantina di euro al giorno per riposarsi con tutti i comfort e viaggiare in maggiore sicurezza. Gli altri nicchiano, soprattutto quelli dell’Est, e continuano ad arrangiarsi come possono.
Nessuno si aspetta, dunque, che il nuovo autoparco si riempia fin dal taglio del nastro, anche se è vicino al centro. Per ora ad essere frequentato è il parcheggio delle auto, già aperto. Per il resto bisognerà attendere, come per tutte le novità. Ma non sarà un problema, la cosa è già messa in conto.MI.VA