In una nota l’assessore Parolini ha sottolineato “che proprio il protagonismo dei principali attori economici del territorio all’evento di martedì, della società civile e di coloro che vivono in prima persona i problemi, rappresenta un importante segnale di discontinuità rispetto alla politica urlata e chiacchierona”.
“Parisi – ha aggiunto l’assessore – lancia un appello a quella politica che è capace di guardare in faccia alle persone, quella che vuole trovare soluzioni senza urlare e confondere. Una classe politica che ha soprattutto cultura di governo e che vede nella maggioranza in Regione Lombardia un modello a cui ispirarsi per tornare a guidare anche il Paese”.
“Il centrodestra può ripartire quindi su una rinnovata capacità d’ascolto, qualità essenziale per riscrivere in modo autorevole l’agenda politica: nessuno slogan, ma solo proposte articolate, frutto di una conoscenza approfondita delle questioni. Una sintesi organica – ha concluso Parolini – tra quella visione tipica dell’economia liberale con la dottrina sociale cattolica da cui e per cui è nato il centrodestra, ma che non ha potuto portare a termine”.