Bresciaoggi 5 ottobre 2010
SOUSSE (TUNISIA)
Una lezione sull’attualità senza tempo di Dante, sulla profondità della Divina Commedia e sui «segreti» nascosti in ogni terzina di Paradiso, Purgatorio e Inferno. Poi una riflessione sulla storia esemplare di Marija Judina, la pianista russa che incantò Stalin fino a farlo piangere (e poi trovò pure il coraggio di sfidarlo). A seguire, l’assemblea annuale degli iscritti, chiamati a raccontare e confrontare la propria personale esperienza di pubblici amministratori, dopo aver studiato gli affreschi sul «buon governo» dipinti da Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena.
SONO STATI questi gli ingredienti dell’ottavo corso residenziale di formazione che – promosso da Areopago, l’associazione culturale nata attorno alla componente ciellina di Forza Italia (ora Pdl) – si è concluso a Sousse, in Tunisia, con un confronto sul tema «Europa e Mediterraneo» fra il sottosegretario bresciano allo Sviluppo economico Stefano Saglia e l’ europarlamentare Mario Mauro. Ma non solo: nel bilancio dei sei giorni di lavoro spiccano anche la messa quotidiana celebrata da monsignor Marco Alba e mille momenti di confronto, convivialità e condivisione del tempo libero pensati per permettere ai corsisti di conoscersi a vicenda e di imparare a «fare squadra». Perchè anche una serata trascorsa al karaoke, un torneo di burraco o una partita di beach volley (la classica sfida di bandiera fra Italia e Resto del mondo: da una parte i corsisti bresciani capitanati da Samuele Pezzotti, dall’altra gli ospiti russi, serbi e tedeschi dell’hotel Mövenpick, battuti per 2-0) possono creare un legame interpersonale forte, da mettere a frutto al ritorno in Italia.
CON GLI STORICI fondatori e dirigenti dell’associazione (il sindaco di Brescia Adriano Paroli, l’assessore all’Urbanistica Paola Vilardi, il consigliere regionale Mauro Parolini e il neopresidente di Areopago Maurizio Vanzani), hanno partecipato al corso cinque sindaci bresciani. il presidente del Consiglio provinciale Bruno Faustini con i consiglieri Monica Poli e Lucio Facchinetti, i consiglieri comunali di Brescia Ninì Ferrari, Marco Salvo e Gigi Gaggia, il presidente di Brescia Solidale Lucio Mastromatteo, numerosissimi amministratori locali, professionisti e imprenditori bresciani. Fra i relatori: il presidente del Consiglio di sorveglianza di A2A Graziano Tarantini, il presidente della Compagnia delle Opere di Brescia Camillo Zola e il carismatico professor Franco Nembrini, docente bergamasco capace di inchiodare i propri studenti per tre mesi sulla prima terzina del Paradiso, ma anche di dimostrare in sole due ore di lezione la forza esplosiva contenuta «nella più grande opera della letteratura che sia mai stata scritta» (come l’ha definita): la Divina Commedia.
Per tutti, un’esperienza intensa, arricchita dalla visita alla Grande Moschea di Kairouan, all’anfiteatro romano di El Jem e alla medina di Sousse, tutti i luoghi più significativi di una zona della Tunisia oggi conosciuta come sito turistico, un tempo nota per la presenza sulla costa di numerosi monasteri, edificati nel XI secolo dagli Aghlabiti a distanze regolari per fare arrivare le notizie importanti da un luogo all’altro in breve tempo, di giorno tramite bandiere issate sulle torri, di notte accendendo fuochi visibili anche a chilometri di distanza.
UNA SCELTA evocativa per iscritti e simpatizzanti di Areopago, che ancora una volta hanno scelto l’ Africa per «isolarsi» da Brescia, restando però costantemente aggiornati sulle vicende cittadine e provinciali di cui torneranno a occuparsi da oggi. Perchè dove un tempo c’erano fuochi e bandiere, oggi arrivano internet e telefonini. Strumenti diversi per soddisfare le stesse curiosità: sapere, capire, discutere, progettare il futuro. M.B.
Una lezione sull’attualità senza tempo di Dante, sulla profondità della Divina Commedia e sui «segreti» nascosti in ogni terzina di Paradiso, Purgatorio e Inferno. Poi una riflessione sulla storia esemplare di Marija Judina, la pianista russa che incantò Stalin fino a farlo piangere (e poi trovò pure il coraggio di sfidarlo). A seguire, l’assemblea annuale degli iscritti, chiamati a raccontare e confrontare la propria personale esperienza di pubblici amministratori, dopo aver studiato gli affreschi sul «buon governo» dipinti da Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena.
SONO STATI questi gli ingredienti dell’ottavo corso residenziale di formazione che – promosso da Areopago, l’associazione culturale nata attorno alla componente ciellina di Forza Italia (ora Pdl) – si è concluso a Sousse, in Tunisia, con un confronto sul tema «Europa e Mediterraneo» fra il sottosegretario bresciano allo Sviluppo economico Stefano Saglia e l’ europarlamentare Mario Mauro. Ma non solo: nel bilancio dei sei giorni di lavoro spiccano anche la messa quotidiana celebrata da monsignor Marco Alba e mille momenti di confronto, convivialità e condivisione del tempo libero pensati per permettere ai corsisti di conoscersi a vicenda e di imparare a «fare squadra». Perchè anche una serata trascorsa al karaoke, un torneo di burraco o una partita di beach volley (la classica sfida di bandiera fra Italia e Resto del mondo: da una parte i corsisti bresciani capitanati da Samuele Pezzotti, dall’altra gli ospiti russi, serbi e tedeschi dell’hotel Mövenpick, battuti per 2-0) possono creare un legame interpersonale forte, da mettere a frutto al ritorno in Italia.
CON GLI STORICI fondatori e dirigenti dell’associazione (il sindaco di Brescia Adriano Paroli, l’assessore all’Urbanistica Paola Vilardi, il consigliere regionale Mauro Parolini e il neopresidente di Areopago Maurizio Vanzani), hanno partecipato al corso cinque sindaci bresciani. il presidente del Consiglio provinciale Bruno Faustini con i consiglieri Monica Poli e Lucio Facchinetti, i consiglieri comunali di Brescia Ninì Ferrari, Marco Salvo e Gigi Gaggia, il presidente di Brescia Solidale Lucio Mastromatteo, numerosissimi amministratori locali, professionisti e imprenditori bresciani. Fra i relatori: il presidente del Consiglio di sorveglianza di A2A Graziano Tarantini, il presidente della Compagnia delle Opere di Brescia Camillo Zola e il carismatico professor Franco Nembrini, docente bergamasco capace di inchiodare i propri studenti per tre mesi sulla prima terzina del Paradiso, ma anche di dimostrare in sole due ore di lezione la forza esplosiva contenuta «nella più grande opera della letteratura che sia mai stata scritta» (come l’ha definita): la Divina Commedia.
Per tutti, un’esperienza intensa, arricchita dalla visita alla Grande Moschea di Kairouan, all’anfiteatro romano di El Jem e alla medina di Sousse, tutti i luoghi più significativi di una zona della Tunisia oggi conosciuta come sito turistico, un tempo nota per la presenza sulla costa di numerosi monasteri, edificati nel XI secolo dagli Aghlabiti a distanze regolari per fare arrivare le notizie importanti da un luogo all’altro in breve tempo, di giorno tramite bandiere issate sulle torri, di notte accendendo fuochi visibili anche a chilometri di distanza.
UNA SCELTA evocativa per iscritti e simpatizzanti di Areopago, che ancora una volta hanno scelto l’ Africa per «isolarsi» da Brescia, restando però costantemente aggiornati sulle vicende cittadine e provinciali di cui torneranno a occuparsi da oggi. Perchè dove un tempo c’erano fuochi e bandiere, oggi arrivano internet e telefonini. Strumenti diversi per soddisfare le stesse curiosità: sapere, capire, discutere, progettare il futuro. M.B.