Milano, 21 mar. – “Non c’è sviluppo economico senza condivisione: di finalità, di cultura d’impresa e strumenti. Punteremo su questa prospettiva continuando a confrontarci in modo dinamico con le associazioni e gli enti locali e favorendo la creazione di un ecosistema sempre più amico delle aziende, all’interno del quale sia favorita e facilitata la messa a sistema di imprese, anche con dimensioni e ambiti di azione differenti”. È quanto ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Mauro Parolini al termine della mattinata di lavori nell’ambito dell’iniziativa ‘Dillo alla Lombardia’.
“L’appuntamento di questa mattina – ha aggiunto Parolini – è stato un’ottima occasione di confronto con gli stakeholder durante il quale sono emerse conferme di buon governo e, soprattutto, spunti interessanti e molto puntuali per affrontare nuove sfide”.
“In una realtà economica come la nostra – ha spiegato l’assessore – dobbiamo essere consapevoli che è importate aumentare il peso specifico delle imprese senza stravolgere una struttura fatta di piccole e medie imprese per poter cogliere le opportunità che provengono da un mercato globale. E in questo la Pubblica Amministrazione non deve essere ostacolo, ma ha un ruolo decisivo, perché deve essere, in modo sussidiario, un fattore di facilitazione in grado di favorire aggregazione e mettere in campo misure per favorire questa necessità di cambiamento e consolidare i primi segnali di ripresa che stiamo intravedendo”.
“Il post Expo, in questo senso, sarà un banco di prova su cui siamo chiamati a testare la nostra capacità di mettere assieme e integrare realtà differenti sotto il minimo comune denominatore dell’innovazione. Allo stesso modo – ha concluso Parolini – anche la prospettiva molto concreta della macroregione alpina EUSALP, su cui Regione Lombardia sta già lavorando con un ruolo da protagonista, contiene una nuova sfida su cui metterci alla prova per creare sviluppo sostenibile e rendere la Lombardia sempre più attrattiva per investitori interni e esteri”.