Rassegna Stampa _ Domenica 26 Gennaio 2014 _ Bresciaoggi
Articolo di Angela Dessi _ Il partito di Alfano scalda i muscoli e si struttura a Brescia
Il Nuovo Centrodestra bresciano scalda i muscoli in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e fedele al motto «senza base non c'è altezza» prepara il terreno per i circoli che nasceranno sul territorio. «Sono già 120 gli amministratori pubblici bresciani, molti dei quali sindaci, che hanno aderito al nostro progetto: quello di un partito popolare che parte dal territorio e che ne rappresenta le istanze ed i problemi», esordisce il presidente gruppo NCD in Regione Lombardia Mauro Parolini che come i colleghi Stefano Saglia e Mariateresa Vivaldini evidenzia l'importanza di un soggetto politico «dedito ai fatti più che agli slogan». Gli esempi di tale pragmatismo sarebbero già sul piatto: non solo con il disegno di legge sulla riforma del lavoro («un testo che porta a compimento la riforma Biagi mettendo insieme tutela dei lavori e flessibilità», precisa Parolini) presentato dal Nuovo Centrodestra in Parlamento ma anche con le agevolazioni per pendolari e autotrasportatori ottenute dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, una testimonianza di quel fare politica «passando dalle parole ai fatti». Un modus operandi che, gli fa eco l'onorevole Saglia, darà chiara prova di se anche con l'avvio della discussione sul provvedimento «Destinazione Italia». «Visto che noi non siamo come Renzi, grilli parlanti che lanciano slogan e proposte delle quali si dimenticano poco dopo, abbiamo presentato due emendamenti veri e concreti per la riduzione dei costi dell'energie e del gas», tuona Saglia che snocciola i dettagli di entrambi i provvedimenti. Da un lato, un emendamento che incidendo sulla riduzione degli oneri di trasporto dell'energia e puntando sull'allineamento con i parametri europei consentirebbe una riduzione del 5/6 per cento sulla bolletta elettrica delle pmi e dall'altro quello relativo al prezzo degli stoccaggi del gas, che intervenendo sulla possibilità di utilizzare i prezzi "estivi" darebbe ottimi frutti sul fronte dei costi di approvvigionamento. Anche l'assessore provinciale Mariateresa Vivaldini punta sulle «svolte» made in Ncd e annuncia che il prossimo 4 febbraio sarà a Roma per discutere e dare concretezza non solo al progetto dello “shunt” della TAV verso Monti-chiari ma anche della corda molle «che deve essere finita al più presto» e dell'autostrada della Valtrompia, «che sta andando secondo programma, per la quale sono stati pagati tutti espropri e che in tempi brevi dovrebbe partire anche con l'aggiudicazione».
L’arte del fare e dell'essere «vicini al territorio», dunque, è per tutti gli esponenti bresciani del Nuovo Centrodestra il centro dell'azione politica. «Sempre restando – però – nel naturale bacino del centro destra», precisa Parolini. Che non sottacendo la delusione per l'atteggiamento «da titoloni su giornali» prediletto dai colleghi di Forza Italia (il riferimento, in particolare, è ai fantomatici Stati Generali che avrebbero dovuto svolgersi a fine gennaio) dichiara però che «in Regione come nella stragrande maggioranza dei Comuni l'obiettivo è quello di correre insieme». E inserendosi nella querelle relativa alla legge elettorale aggiunge: «La legge elettorale è stata profondamente influenzata dal centro destra: ora mancano solo le preferenze, per le quali continueremo a batterci». In sala anche due dei primi cittadini bresciani già attivamente coinvolti nel progetto del Nuovo Centrodestra: il sindaco di Seniga Giuseppe Boldori e la collega Laura Boldi di Monticelli Brusati, entrambi fermamente convinti di un progetto che «ascolta le istanze provenienti dal basso». «Contrariamente a quanto si è sentito dire, il Nuovo Centrodestra non nasce per assicurare poltrone, ma per contribuire a risolvere problemi veri», taglia corto Laura Boldi mentre il primo cittadino Boldori parla di «una realtà seria che ascolta ed è al servizio delle persone».