Assago/Mi, 18 mar. – "Recentemente il Financial Times ha inserito la Lombardia fra le prime 3 regioni europee più attrattive per le imprese. Questo dipende anzitutto dalle capacità, dalle aziende e da chi esse le fa, vale a dire le persone. E Regione Lombardia questo percorso virtuoso lo vuole sostenere, con norme ad hoc e con importanti misure di sostegno che, nei prossimi mesi, porteranno allo stanziamento di 900 milioni di euro". Lo ha detto l'assessore regionale alle Sviluppo Economico, Mauro Parolini, intervenendo questa mattina al convegno 'Industry 4.0' organizzato da 'Festo' nell'ambito delle celebrazioni per il suo sessantesimo anno di insediamento in Italia.
IL COMPITO DELLE ISTITUZIONI – Parolini ha dunque sottolineato come il compito delle istituzioni non sia certo quello di "fare economia, né tantomeno di sostituirsi alle imprese". "Noi – ha detto – dobbiamo essere al fianco di chi decide di investire e rischiare, predisponendo norme che possano regolare i settori, aiutando e facilitando. Compiti che possono essere svolti ascoltando solo in modo continuo chi vive questo settore, e tenendo conto della struttura del nostro sistema fatto da tante piccole e piccolissime imprese". Questo è il modello, fra l'altro, che ha favorito la crescita economica italiana e che va bene per il presente e il futuro. "Non è un caso – ha aggiunto l'assessore – che il nostro modello sia simile a quello tedesco che, con noi, detiene primato del manifatturiero".
LA LOMBARDIA, LEADER ANCHE NEL 4.0 – Con questo obiettivo, la Regione ha approvato:
– la Legge 11/2014 "Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività", che ha favorito accordi per la competitività quali strumenti negoziali tra pubbliche amministrazioni e imprese, finalizzati alla realizzazione di progetti di innovazione e di sviluppo territoriale; la semplificazione per le imprese (fascicolo elettronico d'impresa, comunicazione unica regionale, riorganizzazione dei SUAP); la facilitazione dell'accesso al credito e altre agevolazioni volte a sostenere la liquidità delle imprese e gli investimenti – e la Legge 6/2015 "Manifattura diffusa, creativa e tecnologica 4.0" con l'obiettivo di fornire strumenti innovativi finalizzati a incrementare la capacità competitiva delle imprese lombarde in un rapporto virtuoso tra "saper fare" tradizionale e propensione all'innovazione.
FAVORIRE LA CULTURA DELL'IMPRESA- Secondo l'assessore è necessario favorire la cultura dell'impresa, perché "scontiamo l'idea che l'interesse pubblico e privato siano due cose distinte. Non è così. L'Ente pubblico è sussidiario e deve intervenire laddove il privato non ce la fa". Serve dunque diffondere una cultura di impresa "dentro le imprese, favorendo una concezione integrata e intersettoriale per arrivare ad una nuova concezione di come si integrano progressi".
POSITIVI I DATI CONGIUNTURALI – Questa è la strada che sta consentendo a questo modo di respirare. E anche i dati congiunturali lo dimostrano. I dati della produzione industriale confermano una tendenza positiva già individuata nel 2015 rispetto ai principali indicatori (fatturato, ordini e occupazione). Il 2015 ha conosciuto infatti un tasso di crescita annuale della produzione industriale dell'1,5 per cento
SUPERARE RIGIDE DELIMITAZIONI DIMENSIONALI – Per crescere in modo stabile va cambiato "il modo di concepire la manifattura".
"Bisogna superare le rigide delimitazioni dimensionali e settoriali – ha detto l'assessore – e spostare il focus sulle modalità di produzione e organizzazione in grado di dare valore distintivo al prodotto: dai settori produttivi all'impresa diffusa".
900 MILIONI IN SEI MESI – Per facilitare questi processi " e rispondere in modo sempre più adeguato alla domanda del mercato", la Lombardia nei prossimi sei mesi "metterà a disposizione oltre 900 milioni di euro".