Interpellanza urgente al Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare
PREMESSO CHE:
● lISPRA è chiamato ad esprimere un parere in merito allapplicazione da parte delle Regioni delle deroghe previste dallart. 9 della direttiva 2009/147/CE sulla conservazione degli uccelli selvatici;
● tale parere è una delle condizioni necessarie per addivenire alladozione di provvedimenti conformi alla sopracitata direttiva e allart. 19 bis della legge 157/1992;
● dal 2005 lIstituto dichiara di non essere in grado di fornire i dati richiesti per il calcolo della piccola quantità cacciabile, motivando che i dati attualmente disponibili a livello europeo non costituirebbero una solida base scientifica;
● la mancanza di un riscontro alle richieste regionali di quantificazione delle piccole quantità è fra le cause che hanno determinato lavvio di procedure dinfrazione nei confronti dellItalia e che hanno portato a pronunce sfavorevoli della Corte di giustizia e della Corte costituzionale;
● rientra nelle competenze istituzionali dellistituto esprimere i pareri tecnico-scientifici richiesti dalle regioni (cfr. art. 7, comma 3, della L. 157/1992);
● il diniego di parere è quindi, a parere degli interpellanti, illegittimo per violazione di un preciso obbligo di legge, oltre ad essere di ostacolo allesercizio, da parte delle Regioni, di una competenza espressamente riconosciuta dal sopracitato art. 19 bis a disciplinare lesercizio delle deroghe;
● lIstituto è vigilato dal Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare;
SI INTERROGA IL MINISTRO DELLAMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE AL FINE DI CONOSCERE SE INTENDE:
● adottare ogni iniziativa utile ad obbligare lISPRA a rendere i pareri richiesti;
● verificare la sussistenza degli estremi per lattivazione di unazione legale per omissione di atti dufficio;
● verificare altresì la sussistenza dei presupposti per procedere al commissariamento dellIstituto, secondo quanto previsto dallart. 12, comma 6, del regolamento dellIstituto (d.m. 123/2010);
● adoperarsi, nelle sedi opportune, affinchè nel caso di perdurante inerzia, possano essere utilizzati e validati gli studi compiuti da istituti riconosciuti a livello regionale;
● adoperarsi affinché vengano ricercate a livello comunitario soluzioni in ordine al problema del calcolo della piccola quantità;
● sollecitare i Presidenti di Camera e Senato affinché venga messa in discussione la proposta di legge al Parlamento in materia di attività venatoria in deroga presentata dalla Regione Lombardia.
1° agosto 2011
On. Renato Farina