Giornale di Brescia 10 gennaio 2010
CAPRIANO
Viaggio sulla strada che verrà. Anzi, che sta prendendo forma, eccome, visto che i suoi 17 chilometri sono già stati tracciati. Viaggio nella campagna a sud di Brescia, fra Capriano e Montichiari, lungo lo sterrato che diventerà la Corda Molle (per quella forma semicircolare): il Raccordo autostradale fra la A4 (casello di Ospitaletto), la A21 (casello Brescia Sud, a Poncarale) e laeroporto di Montichiari. In auto con il direttore dei lavori, ling. Paolo Rubini, e lassessore provinciale ai Lavori pubblici, Mauro Parolini, padre «morale» dellopera, regista come amministratore bresciano e vicepresidente della Centropadane, la società che ha progettato la strada, la sta realizzando e pagando. Il nostro itinerario riguarda il III e IV stralcio dellintervento, la via che – appunto – non cè ancora: il I e il II (vedi articolo sotto) interesserà il tratto Ospitaletto-Azzano Mella (sarà il raddoppio dellattuale Sp 19).
Il viadotto di Capriano
Le ruspe sono entrate nei campi giusto un anno fa lungo tutta lasta. «I lavori procedono contemporaneamente ovunque e senza problemi», spiegano Rubini e Parolini. Sono impegnati duecento operai della società Ramonti, che ha vinto la gara, e delle varie imprese subappaltanti, oltre che una cinquantina di autotrasportatori. Manufatti grandi e piccoli sono in costruzione lungo i 17 km: alla fine saranno 264 (44 di considerevoli dimensioni) fra sovrappassi, viadotti, sottopassi dove la Corda Molle incrocia altre strade o canali irrigui. Lopera più imponente è la prima che incontriamo: il viadotto di Capriano, che sorvolerà la zona industriale di Capriano-Flero e la provinciale Quinzanese: un balzo di 580 metri che comincerà poco dopo il ponte sul Mella. Il nostro è un incontro ancora virtuale: gli operai, infatti, stanno gettando i pali di fondazione. La superficie è sgombra: i capannoni sul tragitto sono stati abbattuti.
Il nostro giro va da ovest ad est, tra saliscendi di cantiere e tratti pianeggianti (alcuni addirittura pronti per la fase di pre asfaltatura). I 10 km verso Montirone sono in rilevato (la falda acquifera molto alta costituisce un problema), mentre i successivi 7 fino alla fascia dOro scorrono in trincea: il terreno sbancato nel secondo tratto viene utilizzato per rialzare il primo. Tante le strade comunali, poderali, provinciali incrociate dal Raccordo, decine e decine le rogge, i canali e i fossi. I corsi dacqua vengono bypassati avendo cura di realizzare dei corridoi ecologici, dando così continuità alle ripe e al movimento degli animali. Unaltra grande opera – ancora virtuale – è il grande viadotto di svincolo di Flero, dove nella Corda Molle si innesterà la nuova Sp 22 tra Flero e Poncarale.
I sovrappassi ferroviari
Sul suo cammino il Raccordo incrocia anche due ferrovie. Innanzitutto la Brescia-Cremona, in territorio di Poncarale: negli ultimi quattro mesi gli operai hanno costruito lenorme sovrappasso sulla linea. Cè limpalcato, mancano le rampe. Allo stesso modo è già stata realizzata la struttura sopra i binari della Brescia-Parma, più oltre, a Montirone. Fra luno e laltro sovrappasso il viaggiatore transiterà su due altri manufatti significativi: il viadotto di svincolo per il casello Brescia Sud della A21 e il sottopasso allautostrada stessa. È un punto nodale della Corda Molle e della sua funzione fondamentale di raccolta e smistamento del traffico est-ovest e nord-sud, liberando Brescia e collegando le principali strade e direttrici viarie della provincia. A sud del Raccordo, per altro, scorrerà la linea dellAlta velocità ferroviara.
Fino a Montichiari
A Ghedi si trova il villaggio con le decine di container che ospitano gli operai. Lo sterrato in trincea è un lungo e largo budello invisibile oltre cantiere, interrotto da enormi sovrappassi per strade secondarie. A Castenedolo un tratto di 130 metri sarà in galleria: sopra scorrerà il Garza. Si fa presto a dire nuova strada: è impressionante la complessità, oltreché la dimensione, delle opere. La Corda Molle avrà una carreggiata di 26,5 metri: due corsie per direzione di marcia (più lemergenza) e quattro metri si spartitraffico con new jersey. La parte finale sbuca a Montichiari, dividendosi con svincoli anche complessi. Dal Raccordo si potrà imboccare la Provinciale per laeroporto (e quindi arrivare anche alla Sp 668 Lenese) e, poco oltre, la Goitese.
Enrico Mirani
Il viadotto di Capriano
Le ruspe sono entrate nei campi giusto un anno fa lungo tutta lasta. «I lavori procedono contemporaneamente ovunque e senza problemi», spiegano Rubini e Parolini. Sono impegnati duecento operai della società Ramonti, che ha vinto la gara, e delle varie imprese subappaltanti, oltre che una cinquantina di autotrasportatori. Manufatti grandi e piccoli sono in costruzione lungo i 17 km: alla fine saranno 264 (44 di considerevoli dimensioni) fra sovrappassi, viadotti, sottopassi dove la Corda Molle incrocia altre strade o canali irrigui. Lopera più imponente è la prima che incontriamo: il viadotto di Capriano, che sorvolerà la zona industriale di Capriano-Flero e la provinciale Quinzanese: un balzo di 580 metri che comincerà poco dopo il ponte sul Mella. Il nostro è un incontro ancora virtuale: gli operai, infatti, stanno gettando i pali di fondazione. La superficie è sgombra: i capannoni sul tragitto sono stati abbattuti.
Il nostro giro va da ovest ad est, tra saliscendi di cantiere e tratti pianeggianti (alcuni addirittura pronti per la fase di pre asfaltatura). I 10 km verso Montirone sono in rilevato (la falda acquifera molto alta costituisce un problema), mentre i successivi 7 fino alla fascia dOro scorrono in trincea: il terreno sbancato nel secondo tratto viene utilizzato per rialzare il primo. Tante le strade comunali, poderali, provinciali incrociate dal Raccordo, decine e decine le rogge, i canali e i fossi. I corsi dacqua vengono bypassati avendo cura di realizzare dei corridoi ecologici, dando così continuità alle ripe e al movimento degli animali. Unaltra grande opera – ancora virtuale – è il grande viadotto di svincolo di Flero, dove nella Corda Molle si innesterà la nuova Sp 22 tra Flero e Poncarale.
I sovrappassi ferroviari
Sul suo cammino il Raccordo incrocia anche due ferrovie. Innanzitutto la Brescia-Cremona, in territorio di Poncarale: negli ultimi quattro mesi gli operai hanno costruito lenorme sovrappasso sulla linea. Cè limpalcato, mancano le rampe. Allo stesso modo è già stata realizzata la struttura sopra i binari della Brescia-Parma, più oltre, a Montirone. Fra luno e laltro sovrappasso il viaggiatore transiterà su due altri manufatti significativi: il viadotto di svincolo per il casello Brescia Sud della A21 e il sottopasso allautostrada stessa. È un punto nodale della Corda Molle e della sua funzione fondamentale di raccolta e smistamento del traffico est-ovest e nord-sud, liberando Brescia e collegando le principali strade e direttrici viarie della provincia. A sud del Raccordo, per altro, scorrerà la linea dellAlta velocità ferroviara.
Fino a Montichiari
A Ghedi si trova il villaggio con le decine di container che ospitano gli operai. Lo sterrato in trincea è un lungo e largo budello invisibile oltre cantiere, interrotto da enormi sovrappassi per strade secondarie. A Castenedolo un tratto di 130 metri sarà in galleria: sopra scorrerà il Garza. Si fa presto a dire nuova strada: è impressionante la complessità, oltreché la dimensione, delle opere. La Corda Molle avrà una carreggiata di 26,5 metri: due corsie per direzione di marcia (più lemergenza) e quattro metri si spartitraffico con new jersey. La parte finale sbuca a Montichiari, dividendosi con svincoli anche complessi. Dal Raccordo si potrà imboccare la Provinciale per laeroporto (e quindi arrivare anche alla Sp 668 Lenese) e, poco oltre, la Goitese.
Enrico Mirani