MILANO, 17 feb. – “Ci sono parecchi elementi che dovrebbero indurre il Governo a ravvedersi. Questa legge si pone all’interno di un percorso che Regione Lombardia ha intrapreso da anni per offrire ai consumatori una scelta veramente alternativa di carburanti a basso impatto, che ci colloca al primo posto a livello nazionale in termini di numero di impianti, e si muove con largo anticipo rispetto al recepimento delle normative europee che imporranno a tutti i Paesi membri di ampliare le reti di distribuzione di carburanti alternativi”. È quanto ha dichiarato stamane Mauro Parolini, Assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario, dopo che il Governo ha impugnato la legge che la Regione Lombardia ha approvato all’unanimità lo scorso dicembre sulle nuove regole per la vendita di carburanti.
“La modifica normativa che abbiamo introdotto – ha spiegato Parolini – garantisce parità di trattamento tra gli operatori e punta innanzitutto a tutelare la salute dei cittadini, a migliorare la qualità dell’aria e ad alleggerire il peso delle procedure europee di infrazione per il superamento dei limiti di inquinamento atmosferico che grava sulla Lombardia”.
Infine, in riferimento alle “misure limitative della concorrenza” che, secondo i rilievi del Governo, la legge regionale introdurrebbe, l’Assessore Parolini ha sottolineato che “l’obbligo di aggiungere i prodotti metano, GPL ed elettrico non solo è subordinato per tutti alla effettiva possibilità tecnica di realizzazione o alla sproporzione dei costi da sostenere per gli interventi, ma ha anche un carattere di contingenza legato al raggiungimento dell’equilibrio del bacino individuato dalla programmazione regionale”.