Rho-Pero/Mi, 27 ott. – "Oggi esordisco con la nuova delega allo Sviluppo economico, che comprende anche le competenze alle Attività produttive. Un compito gravoso, ma che accolgo volentieri, anche perché la Lombardia è una regione che ha una struttura economica straordinaria, fatta in gran parte di micro imprese, di artigiani e commercianti, di persone che vogliono crescere e adeguarsi ai tempi, senza perdere la propria natura. La presenza della vostra associazione, dopo 70 anni, dimostra che avete vinto questa sfida e che avete contribuito a fare della Lombardia la locomotiva d'Italia". Lo ha detto l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, intervenendo all'evento organizzato per i 70 anni dell'Unione Artigiani, su delega del presidente Maroni, questa mattina, a Cascina Triulza, nel sito di Expo.
NECESSITÀ METTERSI INSIEME – "70 anni di attività – ha sottolineato l'assessore – significa che, subito dopo la Seconda Guerra mondiale, si è sentita la necessità di mettersi insieme. Si apriva un'epoca nuova, si avvertivano tutti i rischi, ma anche tutte le opportunità, si capiva che da soli non ce la si poteva fare. Questo è il senso delle associazioni, che non è venuto meno, quello di preservare le autonomie dell'impresa e dare strumenti per fare quello che da soli non si riesce a fare. Questa vostra ricorrenza è quindi importante per tenere a mente da dove si viene, chi si è, e capire che non si può vincere la sfida senza cambiare, e che insieme si cambia più facilmente".
NORME EUROPEE MAL APPLICATE – "Il nostro tessuto produttivo – ha continuato Parolini – è tipico dell'Italia e non ci sono modelli mutuati da altri Paesi, che possono calare su di esso e stravolgerlo, anche se c'è stato qualche tentativo normativo di farlo. Ci sono norme europee, infatti, mal applicate, a favore della concorrenza, che creano squilibri, perché è come se si chiedesse a un'impresa artigiana di avere le stesse strutture, le stesse dimensioni di una multinazionale. Ecco questa non è concorrenza".
MANIFATTURA 4.0 – "Abbiamo approvato da poco la legge sulla Manifattura 4.0, che mette a disposizione della Lombardia 580 milioni (risorse regionali, nazionali ed europee dal programma Por Fesr) – ha concluso l'assessore regionale -, che promuove l'integrazione, promuove il legame tra formazione e lavoro e mette a disposizione strutture pubbliche a favore dell'artigianato. In sostanza: dà strumenti per accettare la sfida che il mercato globale pone, vincendola, soprattutto in termine di valore del nostro lavoro, della nostra economia. Questo è quello che fa Regione Lombardia è quello che dovrebbero fare le Istituzioni: aiutare chi lavora, in modo sussidiario, a fare ciò che da soli non si riesce a fare".