Milano, 25 lug. – Uno stanziamento di 3 milioni di euro per potenziare l’accesso al credito delle imprese artigiane per investimenti di sviluppo produttivo. E’ quanto prevede la delibera approvata nella seduta di Giunta odierna su proposta dall’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini.
PROROGA PER TUTTO 2016 – “Con quest’intervento – ha spiegato l’assessore – per tutto il 2016 si prorogherà lo strumento di incentivazione (contributi regionali fino a un massimo di 10.000 euro, in conto interessi e in conto canoni), alle imprese artigiane lombarde che investono sul territorio regionale per il completamento degli investimenti di sviluppo produttivo”.
TREND POSITIVO – “La decisione di incrementare il fondo – ha sottolineato Parolini – nasce dal trend positivo delle domande accolte e dall’entità dei contributi regionali erogati alle imprese artigiane nell’ultimo biennio: 250 domande nel 2014 che hanno generato investimenti per oltre 19 milioni di euro e 315 domande nel 2015 per un totale di investimenti che supera i 29 milioni di euro. E asseconda soprattutto l’esigenza di sostenere e consolidare l’accelerazione di produzione e fatturato che fa registrare il comparto da inizio anno”.
PREVISTI OLTRE 80 MILIONI IN 2016 – “Per quanto riguarda le nostre misure, dall’inizio del 2016 al 30 aprile – ha aggiunto Parolini – sono già state accolte 210 domande che hanno generato più di 21 milioni di euro di investimenti aziendali. E i numeri sono destinati a salire con una previsione di 800 domande e di conseguenti investimenti aziendali pari a 80 milioni di euro”.
RIPRESA DEL SETTORE – “Ci troviamo di fronte a una situazione più incoraggiante per gli investimenti aziendali nelle imprese artigiane – ha concluso l’assessore – che lascia intendere una ripresa di fiducia del settore che inizia, seppur lentamente a vedere la fine della crisi . Noi continuiamo ad alimentare in modo sussidiario questa fiducia attraverso strumenti di agevolazione come quello oggi approvato e più in generale stiamo indirizzando le nostre politiche su misure che favoriscano la creazione di reti, cluster, sull'integrazione tra produzione e ricerca e sull'export”.