Milano, 30 lug. – 5 milioni di euro per lo sviluppo dei territorio montani. È questo lo stanziamento che prevede la misura di Regione Lombardia annunciata stamane dell’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini.
VALORIZZARE PUNTI DI FORZA – “Il nostro obiettivo è aiutare questi territori a trovare in modo sussidiario la modalità con cui valorizzare punti di forza e vocazioni, sostenendo con un impegno economico significativo progetti strategici di sviluppo economico con ricadute positive sull’occupazione locale”.
AIUTO CONCRETO A COMUNI MONTANI – “Un terzo dei comuni lombardi è costituito da aree montane che hanno subito negli ultimi anni fenomeni di spopolamento demografico, malgrado le potenzialità e la presenza di importanti tradizioni imprenditoriali e risorse turistiche. E questa misura nasce proprio come antidoto contro questi fenomeni, un aiuto concreto ai comuni montani che – ha spiegato Parolini – punta a favorire il partenariato ed a finanziare progetti di sviluppo che faranno leva sull’integrazione tra produzione, commercio, artigianato, turismo e servizi di pubblica utilità”.
VALORE DELL’AGGREGAZIONE – “L’aggregazione tra imprese, la contaminazione tra settori differenti, tra imprese di dimensioni differenti, e la valorizzazione delle filiere di eccellenza sono un driver di sviluppo essenziale e rappresentano un obiettivo che stiamo perseguendo in modo sistematico attraverso le nostre iniziative per accrescere la competitività del sistema produttivo e l’attrattività dei territori”.
Di seguito i punti principali della misura.
FINALITÀ – L’intervento regionale è finalizzato a favorire il mantenimento/reinsediamento di imprese produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi in aree montane a debole densità abitativa.
DOTAZIONE FINANZIARIA – Sono destinati alla misura 5 milioni di euro che saranno trasferiti a Unioncamere Lombardia, in qualità di soggetto gestore.
DIMENSIONE TERRITORIALE – L’intervento si sviluppa nei 532 comuni classificati come “montani” ai sensi della D.g.r. 8 maggio 2014. Verranno previste priorità per progetti di territori che non hanno già beneficiato di contributi per le Aree Interne, individuate in attuazione dell’Accordo di Partenariato tra Stato Italiano e Unione Europea.
PARTENARIATO E CAPOFILA – Il compito di capofila e referente del progetto per Regione Lombardia è affidato ad un Comune, una Comunità Montana o una Unione di Comuni. Nel partenariato, che deve aggregare minimo 5 Comuni, dovrà essere previsto il coinvolgimento delle associazioni più rappresentative delle imprese del commercio, produttive (artigiane e industriali), del turismo e dei servizi.
SOGGETTI BENEFICIARI – Il contributo regionale è destinato alle Micro e PMi produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi.
DIMENSIONE FINANZIARIA – È ammesso per ogni capofila un progetto complessivo di dimensione minima di 50.000 euro con un contributo regionale in conto capitale massimo del 50% destinato alle imprese e loro aggregazioni. Il contributo regionale, destinato esclusivamente a copertura di spese di investimento, non potrà eccedere l’importo massimo di 300.000 euro.
TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE E INTENSITÀ DI AIUTO – Contributo a fondo perduto , in regime ‘de minimis’ nella misura massima del 50% del costo totale delle spese ammissibili.
INTERVENTI – Il progetto, la cui durata massima dovrà essere di 24 mesi, potrà essere articolato nelle seguenti aree di intervento: reinsediamento e valorizzazione delle produzioni di tradizione locale, dell’artigianato di qualità, dell’industria; creazione e potenziamento di reti territoriali e/o di filiera; sviluppo dell’offerta commerciale e produttiva con interventi finalizzati all’avvio di nuove imprese; sviluppo dell’offerta turistica e promozione di prodotti e itinerari turistici basati sulla scoperta dell’identità; riutilizzo e riqualificazione dei beni demaniali a fini commerciali, produttivi e turistici; misure di incentivazione degli esercizi commerciali, dell’artigianato e turistici per il mantenimento dell’offerta commerciale; riutilizzo di spazi sfitti per nuove attività ad uso commerciale, produttivo e di servizi; lavori e opere di pubblica utilità strettamente finalizzati allo sviluppo dell’offerta commerciale, produttiva e turistica; attività di animazione, eventi; strumenti, iniziative e materiali di marketing; iniziative e strumenti di promozione e fidelizzazione commerciale e turistica basati su tecnologie digitali, uso di big data e open data.