Milano, 4 apr. – Un ‘contratto’ tra la Regione e 70 Comuni lombardi per attrarre nuovi investimenti produttivi. Nero su bianco aree dismesse e opportunità di insediamento offerte dagli enti locali e l’impegno di accompagnare gli investitori con interventi di semplificazione, servizi di assistenza qualificata e incentivi economici e fiscali come, ad esempio, la riduzione di IMU, TARI, TASI e degli oneri di urbanizzazione. È quanto prevede la nuova misura di Regione Lombardia chiamata ‘AttrACT – Accordi per l’Attrattività’, un progetto da 10 milioni di euro promosso dall’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, che apre oggi i battenti con la pubblicazione ufficiale della call rivolta ai Comuni.
MISURA UNICA IN ITALIA – “AttrACT – ha dichiarato l’assessore Parolini – è una misura senza precedenti in Italia, che sviluppiamo in collaborazione con Unioncamere Lombardia e il supporto di Promos, l’agenzia speciale della Camera di commercio di Milano dedicata all’attrazione di investimenti. È una sorta di chiamata alle armi rivolta a 70 Comuni lombardi selezionati con criteri oggettivi che, coinvolgendo il sistema locale, potranno presentare proposte che prevedano l’individuazione di aree dismesse di almeno 10mila metri quadri ed immobili da adibire ad attività produttive, direzionali, turistico-ricettive e logistiche”.
LOMBARDIA, LUOGO IDEALE DOVE INVESTIRE – “Vogliamo che questa misura rappresenti una vera opportunità di sviluppo economico ed occupazionale, soprattutto – ha sottolineato Parolini – per quelle aree che hanno subito maggiormente gli effetti della crisi, e che possa costituire anche un chiaro segnale agli investitori per affermare che la Lombardia è il luogo ideale dove investire”.
ECOSISTEMA AMICO DELL’IMPRESA – “L’obiettivo di AttrACT – ha aggiunto Parolini – è infatti quello di favorire un cambiamento culturale e di creare un nuovo ecosistema amico dell’impresa, una rete di accoglienza dove la Pubblica Amministrazione non è vista come un ostacolo all’iniziativa imprenditoriale, ma come un fattore di efficienza in grado di facilitarla accompagnandola attraverso un cammino condiviso e molto concreto con gli stakeholder locali”.
LE FASI – “Dal 18 aprile al 5 giugno prossimi – ha annunciato infine l’assessore – raccoglieremo le manifestazioni di interesse da parte dei Comuni. Successivamente si aprirà una fase istruttoria che porterà alla scelta delle proposte candidate più rilevanti in base alla valutazione dei progetti e alla firma di un accordo per l’attrattività tra i soggetti coinvolti e Regione Lombardia, che si impegnerà a sua volta a sostenere e promuovere sul mercato degli investitori le singole opportunità insediative”.
RISORSE – Per la realizzazione dell’intervento è stabilita una dotazione finanziaria complessiva pari ad euro 9.874.313. Sette milioni per il finanziamento delle proposte presentate dai Comuni e 2.874.313 per i servizi qualificati finalizzati ad accompagnare gli investitori e la promozione dei progetti. Le modalità di assegnazione delle risorse destinate ai Comuni, fino a 100mila euro per ogni progetto, terranno conto di criteri proporzionali in base al numero di abitanti e della valutazione degli interventi di semplificazione, di incentivazione fiscale ed economica, di assistenza all’investitore, delle caratteristiche di qualità e accessibilità delle aree.
AREE DI CRISI INDUSTRIALE NON COMPLESSA – È garantita la presenza di almeno un Comune dei sistemi locali del lavoro di cui all’Allegato 1 del DM del 4 agosto 2016 “Individuazione dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, ammessi alle agevolazioni di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181”, nonché la presenza di almeno un Comune per ciascuna provincia lombarda.
INFORMAZIONI – Maggiori dettagli sull’iniziativa sono disponibili al seguente link.