E così è arrivato il giorno di Zapatero. Mercoledì scorso, infatti, il Parlamento europeo ha ascoltato il programma del semestre di Presidenza spagnolo. Quello che ormai è unicona della sinistra post-moderna, rimasta orfana delle ideologie del Novecento, ha detto molte cose. Alcune delle quali condivisibili, almeno per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere per rilanciare la crescita dellEuropa.
Ma su un tema, forse il più importante, Zapatero non è riuscito ad essere tanto deciso e puntuale. Si tratta dello sforzo europeo di parlare con una sola voce e di intraprendere uniniziativa comune a fronte del disastro di Haiti. Disastro che si ingigantisce dal momento che si registra lassenza di un coordinamento a livello internazionale.