Circa un mese dopo le elezioni del 26 settembre, ho preso parte a una missione del parlamento europeo e del PPE in Venezuela. Lobiettivo era quello di dare sostegno ai deputati dellopposizione recentemente eletti presso il parlamento di Caracas nel difficilissimo lavoro che li attende.
Si è parlato in primis degli abusi del Governo, dellalterazione della legge elettorale che aveva come fine massimizzare i voti del Partito Socialista Unito del Venezuela di modo che con meno voti potesse avere più rappresentanza nellAssemblea nazionale.
La persecuzione politica dellavversario perpetrata da Hugo Chávez è preoccupante e non sembra allentarsi, così come lasfissia economica provocata dalle continue espropriazioni. Il presidente di Consecomercio, Carlos Fernàndez, ha testimoniato le enormi difficoltà per gli imprenditori, che non hanno alcuna tutela giuridica, ma al contrario vivono costantemente con il terrore che lo Stato gli porti via i frutti del lavoro di una vita.
La censura dei mezzi di comunicazione indipendenti è costante. Marcel Granier, direttore di Radio Caracas Television, ha raccontato con dovizia di particolari le innumerevoli occasioni in cui lemittente è stata chiusa dal Governo tra il 2007 e il 2009.
Nonostante una congiuntura politica deprimente e la progressiva radicalizzazione degli atteggiamenti del Presidente Chávez, abbiamo incontrato persone che non sembrano affatto rassegnate. È un grande esempio quello che gli amici di Primero Justicia ci hanno regalato: la convinzione che se riusciranno a giocarsi al meglio le proprie carte le cose cambieranno, non li abbandona nemmeno per un secondo.
Anche lincontro con il sindaco di Caracas Antonio Ledezma è stato ricco di significato. Ledezma ha chiarito alla delegazione le enormi difficoltà e gli ostacoli che incontra la sua amministrazione a causa delle pressioni del Governo centrale. Alla riunione non ha potuto partecipare Noel Alvarez, Presidente di Fedecàmaras, a causa di unaggressione subita dalla moglie la notte precedente. Anche questo episodio ci dà lidea della sensazione di perenne insicurezza in cui vivono i venezuelani.
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