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Giornale di Brescia 4 febbraio 2012
 
Ore 13,30: i primi a voler entrare sono due camionisti sullo svincolo di Poncarale. Troppo presto. Gli operatori di Centropadane bloccano la manovra e spiegano che la strada verrà aperta un’oretta più tardi, il tempo di far defluire gli ospiti invitati all’inaugurazione e di liberare tutti gli ingressi. Da ieri alle 14.46 la viabilità bresciana conta una nuova infrastruttura: il raccordo autostradale fra il casello di Ospitaletto della A4, quello di Poncarale (Brescia Sud) della A21 e l’aeroporto di Montichiari. Diciassette chilometri da Azzano Mella a Castenedolo-Fascia d’oro: la Corda Molle. Il nome è bruttino (come qualcuno ha sottolineato ieri), ma ormai è entrato nella testa dei cittadini, indicando bene la strada di gronda sud di Brescia, un anello che attraversa la provincia da est ad ovest, raccogliendo anche il traffico in direzione nord e sud. La Corda Molle, soprattutto, collega tre autostrade: la Milano-Venezia, la Brescia-Piacenza e la futura Brebemi.
Ospiti e clima da grande occasione, ieri mattina, nella tensostruttura montata da Centropadane a Poncarale sotto il viadotto della Corda Molle sulla A21. Amministratori pubblici bresciani e cremonesi, assessori, politici, autorità, sindaci, il prefetto, il questore… Tutti invitati per certificare la fine dell’opera e la sua apertura. Il clima era di soddisfazione. «Si consegna al territorio una strada di grande livello» ha commentato il presidente della Provincia, Daniele Molgora. «I cantieri si sono chiusi con 9 mesi di anticipo, dopo aver dato lavoro a decine di imprese bresciane. La coesione del territorio ha portato buoni frutti». 
I 17 km sono costati 206 milioni (compresi i 50 per gli espropri), sborsati dalla Centropadane che pensa di recuperare l’investimento con l’aumento dei numero dei pedaggi sulla A21. Tuttavia, c’è un altro aspetto: l’intento della società (a capitale pubblico) di favorire lo sviluppo del territorio di riferimento. «Questa – ha sottolineato il presidente di Centropadane Augusto Galli – è un’opera voluta dal territorio per il territorio». Ricordiamo che fra i maggiori azionisti ci sono la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Brescia. «Nei paesi attraversati dalla nuova strada – ha spiegato Galli – hanno capito l’importanza del raccordo. Abbiamo trovato la collaborazione di tutti». Segno che quando le cose si vogliono fare si possono fare, ha sostenuto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo: «Questa è la migliore risposta ai corvacci che dicono che in Lombardia non si fa nulla». Il nuovo raccordo «è importante perché mette a sistema tutte le altre strade rilevanti».
Commenti positivi anche dall’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Mariateresa Vivaldini: «La Corda Molle darà una svolta alla viabilità bresciana, facendo da anello sud del capoluogo». L’assessore ha lodato Centropadane: «È un riferimento per il territorio, ha investito collaborando con i Comuni, limitando il consumo del suolo e realizzando notevoli opere di mitigazione ambientale». Mauro Parolini, vicepresidente della società, ha sottolineato quest’ultimo aspetto: «Sono stati piantumati quasi centomila alberi. La strada – ha continuato – è un messaggio positivo di fiducia per il futuro. L’importo è stato rispettato, i tempi di apertura addirittura anticipati di nove mesi. Adesso bisogna lavorare per poter ampliare la bretella verso Brescia Est, realizzando le tre corsie». 
Dopo gli interventi (ne riferiamo anche sotto e nella pagina a fianco), il taglio del nastro sotto le arcate del viadotto sulla A21. Quindi un rapido giro lungo i 17 km. Alle 14,46 l’apertura della strada, subito trafficata da numerosi mezzi. Una via comoda, con due corsie per senso di marcia più quella di emergenza, piazzole, colonnine per l’sos, limite a 130 km/h.
Enrico Mirani