Bresciaoggi 12 aprile 2011
La Commissione «Agricoltura, Parchi e Risorse idriche», presieduta da Mauro Parolini (Pdl), ha ricevuto in audizione i rappresentanti regionali di Copagri, Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione degli agricoltori (Cia) che insieme ai presidenti di «Brebemi» e «Autostrada Lombarda Pedemontana» (Francesco Bettoni e Salvatore Lombardo) hanno fatto il punto sulle difficoltà delle aziende agricole interessate ad espropri ed opere connesse alla realizzazione delle due grandi infrastrutture.
NEL CORSO dell´incontro, ha detto il presidente Parolini, «è stata più volte posta in evidenza la fattiva collaborazione tra le organizzazioni di settore e le società concessionarie per consentire giusti indennizzi agli imprenditori agricoli attraverso protocolli flessibili. È stato un confronto utile – ha aggiunto Parolini – anche sotto l´aspetto della realizzazione delle opere di mitigazione ambientale e delle garanzie per la continuità aziendale. Soprattutto si sono evidenziate tutte quelle buone pratiche che hanno consentito di portare gli interessi pubblici nelle esigenze delle singole realtà».
Bettoni (Brebemi) ha ricordato che ad oggi sono state occupate il 95% delle aree interessate all´opera, effettuato l´80% dei pagamenti a privati (tra cui circa 81 milioni a 761 aziende agricole) ed investito 180 milioni in opere di «mitigazione ambientale» (ovvero interventi per ridurre l´impatto ambientale come l´abbattimento del rumore, il contenimento della diffusione degli inquinanti nell´aria, la creazione di fasce di vegetazione intorno all´infrastruttura, la raccolta e il trattamento delle acque di dilavazione del sedime stradale). I contenziosi aperti sono 13, lo 0,9% delle oltre 1.500 aziende agricole coinvolte.
IN PRECEDENZA la Commissione aveva ricevuto Legambiente Franciacorta sulla questione legata al piano di gestione della riserva naturale delle torbiere del Sebino. Silvio Parzanini e Maria Bersi Serlini hanno chiesto ai commissari di poter rivedere un atto del Consiglio regionale dello scorso anno con il quale parti della Riserva vengono declassate per favorire destinazioni d´uso (come le coltivazioni in campo) diverse dal mantenimento dell´habitat naturale di recente riconosciuto come Sito di importanza internazionale.
NEL CORSO dell´incontro, ha detto il presidente Parolini, «è stata più volte posta in evidenza la fattiva collaborazione tra le organizzazioni di settore e le società concessionarie per consentire giusti indennizzi agli imprenditori agricoli attraverso protocolli flessibili. È stato un confronto utile – ha aggiunto Parolini – anche sotto l´aspetto della realizzazione delle opere di mitigazione ambientale e delle garanzie per la continuità aziendale. Soprattutto si sono evidenziate tutte quelle buone pratiche che hanno consentito di portare gli interessi pubblici nelle esigenze delle singole realtà».
Bettoni (Brebemi) ha ricordato che ad oggi sono state occupate il 95% delle aree interessate all´opera, effettuato l´80% dei pagamenti a privati (tra cui circa 81 milioni a 761 aziende agricole) ed investito 180 milioni in opere di «mitigazione ambientale» (ovvero interventi per ridurre l´impatto ambientale come l´abbattimento del rumore, il contenimento della diffusione degli inquinanti nell´aria, la creazione di fasce di vegetazione intorno all´infrastruttura, la raccolta e il trattamento delle acque di dilavazione del sedime stradale). I contenziosi aperti sono 13, lo 0,9% delle oltre 1.500 aziende agricole coinvolte.
IN PRECEDENZA la Commissione aveva ricevuto Legambiente Franciacorta sulla questione legata al piano di gestione della riserva naturale delle torbiere del Sebino. Silvio Parzanini e Maria Bersi Serlini hanno chiesto ai commissari di poter rivedere un atto del Consiglio regionale dello scorso anno con il quale parti della Riserva vengono declassate per favorire destinazioni d´uso (come le coltivazioni in campo) diverse dal mantenimento dell´habitat naturale di recente riconosciuto come Sito di importanza internazionale.