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Bresciaoggi 14 novembre 2010
 
La soluzione all’imbuto della bretella di Brescia est c’è. La annuncia l’ex assessore provinciale ai Lavori pubblici (ora Consigliere regionale) Mauro Parolini. «Prima avevo solo segnalato il problema – dice – poi mi sono mosso per risolverlo, e ho sfruttato la possibilità di interloquire con il presidente Anas Pietro Ciucci, in spirito di collaborazione con il presidente Daniele Molgora».
C’è uno spiraglio, dunque, nel guazzabuglio sulla «bretella» stradale che unisce la fascia d’oro in zona Montichiari con la Tangenziale sud all’altezza di Brescia Est.
Il Cipe dovrebbe intervenire presso la società autostradale Brescia-Padova, affinchè inserisca nel suo Piano finanziario l’ampliamento a tre corsie per senso di marcia dell’attuale bretella. Quell’ampliamento doveva finire già prima nel Piano di Serenissima, ma era stato tralasciato. E tra le accuse mosse alla società autostradale c’è stata quella di dirottare tutti gli investimenti sull’area veneta dimenticando Brescia. 
Parolini per primo aveva lanciato l’allarme per la creazione di un pericoloso «imbuto che avrebbe creato code e guai a un punto nevralgico della viabilità bresciana a Corda Molle fosse aperta».
Su una carreggiata di due sole corsie se ne sarebbero riversate quattro della tangenziale sud, due della Goitese, altrettante della Gardesana co lo svincolo sulla Sud, lo stesso casello di Brescia est e, fra un anno e mezzo, le quattro corsie della Corda Molle che collegherà Ospitaletto e Fascia d’oro con 30 km autostradali.
Era indispensabile far diventare sei corsie le due esistenti della bretella.
Ora pare che la soluzione ci sia. In un recente colloquio a Roma, Parolini dice di aver affrontato la questione con il presidente Ciucci e con il responsabile del settore autostrade di Anas Mauro Coletta. 
E visto che il Cipe non ha ancora approvato la Convenzione con l’autostrada Brescia-Padova, è emersa l’ipotesi «ragionevole» che Provincia di Brescia e Regione Lombardia si facciano promotori verso il Cipe stesso della richiesta di approvare la Convenzione, ma con una prescrizione.
«Una prescrizione che imporrebbe a Serenissima – spiega Parolini – di realizzare subito tutte le opere previste sul Bresciano, o almeno l’ampliamento della bretella».
Parolini annuncia di aver già contattato non solo l’assessore provinciale Vivaldini, ma pure quello regionale Cattaneo. «Entrambi si sono dichiarati favorevoli», assicura. Ora si tratta solo di aspettare. Se il Cipe inserirà la prescrizione, la cosa dovrebbe essere fatta. 
D’altronde i lavori della Corda Molle procedono, e i 17 chilometri del nuovo tracciato dovrebbero essere pronti per metà 2012. Ma farla confluire sulla bretella attuale significherebbe la paralisi