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Giornale di Brescia 7 ottobre 2010
 
«I progetti ed i programmi messi in campo per adeguare la bretella di Brescia est sono inadeguati, insufficienti e vanno modificati in tempi brevi». Lancia l’allarme su quello che definisce uno dei principali nodi della viabilità dell’intera provincia bresciana il consigliere regionale Mauro Parolini. Forte dell’esperienza maturata in ben undici anni come assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia, il consigliere prende posizione su un tema che ritiene prioritario oltre che fondamentale per una larga parte del sistema viabilistico della Leonessa d’Italia.
«Sollecito la modifica dei progetti e della tempistica riguardanti la bretella di Brescia est perché quelli delineati dal piano degli interventi predisposto dalla Società Autostrade Brescia-Padova sottovalutano la situazione, prevedono un potenziamento insufficiente e solo ipotetico e con tempi lunghi, incompatibili con l’aumento del traffico. L’apertura ad inizio 2012 della cosiddetta Corda Molle, infatti, convoglierà sulla bretella una tale mole di traffico che si aggiungerà a quella già esistente creando un imbuto che paralizzerà il transito e creerà gigantesche code».
La bretella di Brescia est è un tratto di strada della lunghezza di quasi quattro chilometri, oggi ad una sola corsia per senso di marcia. Collega attualmente la Fascia d’Oro di Montichiari al casello di Brescia est ed al relativo svincolo, alla tangenziale di Brescia, alla Gardesana , alla provinciale 37 per l’aeroporto, alla Goitese (Bs-Mn). Qui è destinata a riversare auto e camion anche la Corda Molle che finirà proprio nella bretella che appartiene al demanio dell’Autostrada Brescia-Padova. 
L’incrociarsi, in questa zona, di molteplici strade con direttrici differenti ne fa un punto cruciale della viabilità provinciale. Tanto che già oggi si riscontrano alcune difficoltà che, nella prospettiva dell’apertura della Corde Molle, si teme possono lievitare fino a creare ingorghi e paralisi. Con queste previsioni circa un anno fa la Provincia aveva indirizzato una lettera alla società autostradale (firmata proprio da Mauro Parolini e dal presidente Daniele Molgora) nella quale si sollecitava un intervento capace di portare a sei le corsie di marcia, tre per direzione oltre a rifare lo svincolo posto a nord. Proposta che, sulla scorta di un progetto preliminare predisposto dalla Provincia, quantificava l’investimento in 67 milioni di euro».
«Oltre alla lettera contenente una proposta concreta – spiega il consigliere regionale Mauro Parolini – avevo illustrato l’intervento anche al presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. Ma tocca all’autostrada Brescia-Padova promuovere l’intervento», conclude Parolini.