Libero quotidiano 10 Dicembre 2013
«Abbiamo deciso di non firmare per il referendum sulla legger Merlin perché crediamo che, prima di ogni altra cosa, si debba pensare alle persone che vengono sfruttate». Così Mauro Parolini, capogruppo del Nuovo Centrodestra in Regione, commenta la proposta di Forza Italia e Lega Nord di chiedere al popolo tramite referendum l’abrogazione di una parte della legge Merlin. Un no, quello del Ncd motivato dal fatto che secondo il nuovo partito che vede l’abrogazione della Merlin non solo come «una non emergenza» ma anche come «una modalità di azione non tra le migliori per un argomento così delicato». Per Parolini, poi, «la questione non deve rifarsi solo a un motivo pecuniario» ma «deve anche arrivare a pensare alla vita di quelle persone che vengono sfruttate».
Come già ricordato anche dall’ex governatore lombardo Roberto Formigoni, anche il capogruppo Paro-lini evidenzia nuovamente come il Nuovo Centrodestra non aderisce alla proposta perché non accetta «lo spirito propagandistico dell’azione» che oltretutto vorrebbe svolgersi con «l’utilizzo dei soldi dei cittadini». Cinquecentomila euro è infatti la somma richiesta per l’avvio di un referendum popolare con cui votare l’abolizione della Merlin e il Nuovo Centro-destra si chiede: ma «è il momento adatto per una manovra di questo tipo?» Il progetto sull’abolizione della legge Merlin del ’58, con la quale si sanciva la chiusura di tutte le case chiuse, aveva visto invece l’approvazione del Presidente della Lombardia Roberto Maroni.