Comunicato Stampa
E targata Mauro Parolini, consigliere bresciano del Pdl,
liniziativa speciale approvata a larga maggioranza dal
Consiglio regionale. Si tratta di una proposta di legge
destinata al Parlamento italiano al quale la Regione
Lombardia (sostenuta anche da altre regioni) chiede di
legiferare in materia venatoria, nel caso specifico di caccia
in deroga e cattura di richiami vivi. Parolini è il relatore
della proposta approvata qualche tempo fa dalla Giunta
regionale.
Si propone di adeguare la normativa nazionale ( legge
157 del 1992) che sostanzialmente regola la caccia sul
territorio nazionale – spiega Parolini. Nel mirino ci sono
due obiettivi precisi. Il primo è quello di evitare i continui
ricorsi, le contestazioni, gli annullamenti di decisioni
adottate dalle regioni in materia perché non in sintonia
con la direttiva europea. La soluzione più semplice è
parsa quella di proporre un adeguamento normativo
consistente nel sostituire alle disposizioni contenute nella
legge in vigore esattamente il testo della direttiva europea
recependola parola per parola nella parte che , tutelando
lavifauna, detta norme per la cattura dei richiami vivi e la
caccia delle specie in deroga. Così facendo il Parlamento
da un lato – sottolinea il consigliere regionale bresciano
– eviterà in futuro fraintendimenti, contestazioni ma, e
non è un aspetto marginale, scongiurerà anche il rischio
di sanzioni già preannunciate con una lettera del 28 luglio
2010 dal direttore generale della Direzione ambiente della
Commissione europea in caso di mancato adeguamento
della legge alla direttiva.
In sintesi la proposta di legge parlamentare (approvata ieri
con 50 voti favorevoli e 5 contrari) punta a modificare gli
articoli 4 e 19bis della legge 192 che, nella formulazione
attuale, rendono problematica la legiferazione in materia
di caccia di specie in deroga. Tema questultimo al
centro di non poche polemiche nellultima stagione
venatoria, proprio per il mancato via libera da parte
della Lombardia. Viene proposta altresì lintegrazione
del testo in vigore con un nuovo comma che fissa
perentoriamente il termine entro il quale lIspra, listituto
di studi e statistiche sullavifauna, deve fornire un parere
obbligatorio anche se non vincolante. Ebbene se la
proposta di legge sarà approvata dal Parlamento in futuro
lIspra dovrà fornire i pareri tassativamente entro 60
giorni. In caso contrario le Regioni potranno avvalersi di
pareri forniti da altri istituti scientifici purchè pubblici o
accreditati.
La proposta commenta il consigliere regionale Mauro
Parolini – introduce nella legge nazionale elementi di
chiarezza, termini precisi. Se approvata eviterà anche
il rischio delle già preannunciate sanzioni. Mi preme
sottolineare – conclude lesponente del Pdl – che la
caccia in deroga tanto auspicata dai cacciatori Lombardi
è pienamente lecita e prevista anche a livello europeo
secondo regole specifiche. Si tratta insomma di recepirle e
rispettarle. Cosa che si propone di fare la proposta di legge
che la Regione formula al parlamento nazionale. In ogni
caso la giurisprudenza ha ormai chiaramente indicato che
ove le normative nazionali siano chiaramente in contrasto
con le direttive europee queste ultime sono prevalenti. Io
credo che la Regione ne terrà debito conto.