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Giornale di Brescia – 6 Dicembre 2009
 
Rotatorie-code-proteste: un trinomio che
in questi ultimi mesi è andato spesso a braccetto
nella nostra provincia, e che nasconde una
serie di problemi, motivi d’intervento e punti di
vista dibattuti più volte, ma sempre d’attualità.
L’ultima segnalazione in ordine di tempo arrivata
alla nostra rubrica Pronto GdB riguarda
le code che si formano (soprattutto negli orari
di punta, ma non solo) sulla provinciale IX
Quinzanese, in direzione Brescia, che lunedì
mattina 30 novembre alle 7 e 30 (complice la
pioggia) hanno raggiunto i sei chilometri di lunghezza,
snodandosi dal cavalcavia di Castel
mella fino alla periferia di Azzano Mella.
Naturalmente non tutte le mattine si arriva a
tanto; tuttavia la questione traffico-rotonde è
molto sentita dagli automobilisti pendolari che
ogni mattina raggiungono la città, soprattutto
perché i tempi di percorrenza si allungano; ma
la situazione della viabilità bresciana non lascia
certo indifferenti gli amministratori, impegnati
nel progetto «strade sicure», per cui la rotonda
è sinonimo di rallentamento e incrocio
regolamentato, e quindi minore probabilità di
incidenti.
La segnalazione giunta al nostro quotidiano
e la risposta delle Istituzioni sono un esempio
emblematico del dibattito ancora in corso.
Le spiegazioni dell’assessore
«Il tratto dal cavalcavia dopo la zona industriale
di Brescia fino a Pontegatello e Azzano
Mella – racconta il signor Massimo di Mairano –
è molto trafficato. Al mattino dal mio paese raggiungo
Brescia in 35-40 minuti, quando dieci anni
fa ne impiegavo 20, e sono costretto a fermarmi
e ripartire almeno 50 volte. Fatto salvo che
lunedì scorso quella coda è stata causata anche
dalla pioggia, credo che negli intasamenti
ci sia il "concorso" delle rotatorie, secondo me
molto utili quando sostituiscono un semaforo
o regolamentano un incrocio molto trafficato,
ma altrettanto "ingombranti" quando stoppano
lo scorrimento sull’arteria principale, equiparando
di fatto il diritto di precedenza tra la
provinciale e le strade e stradine secondarie
che la intersecano. Dalla periferia di Azzano al
cavalcavia di fianco a Castel Mella ce ne sono
cinque – precisa il lettore – e ora ne stanno costruendo
una sesta, quella per il polo logistico,
a 100 metri dall’ultima di Capriano del Colle.
Non vorremmo che le cose peggiorassero con
le prossime costruzioni!».
Rassicurazioni in merito sono arrivate dall’Assessorato
ai lavori pubblici della Provincia
di Brescia. «La prossima rotatoria, quella del
polo logistico – risponde l’assessore Mauro Parolini
– sarà una sorta di by-pass che smisterà il
traffico sulla "corda molle", oggi in realizzazione,
e snellirà il traffico diretto a Brescia, visto
che ad esempio ai mezzi pesanti sarà vietato
passare in Capriano del Colle, e anche molte auto
potranno dirigersi verso sud senza raggiungere
per forza Brescia. Quindi a suo modo potremmo
definirla un toccasana per il traffico e
non certo il contrario».
Un consiglio sulle frecce
Qualche precisazione mirata Parolini l’ha fatta
anche sugli ammenicoli urbanistici e sul modo
corretto di utilizzarli. «Sulla Quinzanese siamo
già intervenuti in passato perché il traffico
è davvero intensissimo, allargando e rendendo
più scorrevole la rotonda del Conforama, che in
passato era piccola e creava molto impedimento.
Per quanto riguarda la diffusione delle rotatorie,
crediamo si siano dimostrate un efficace
deterrente contro gli incidenti mortali, che nella
nostra provincia negli ultimi anni si sono ridotti
notevolmente. Infine avrei anch’io un’osservazione
da fare agli automobilisti», conclude
l’assessore «impariamo a mettere la freccia
di direzione quando siamo all’interno della rotatoria,
per segnalare dove intendiamo uscire,
perché questo favorirà i veicoli in entrata evitandogli
in molti casi di fermarsi».
Flavio Archetti