Giornale di Brescia 18 novembre
In questi casi è scontato fare appello alla prudenza. Ricordando, come costume istituzionale impone, «quanto alcuni passaggi burocratici necessitano di ulteriori approfondimenti». Che la Robecco-Pontevico sia pronta a ripartire, però, non è una semplice indiscrezione. Manca la firma, questo è vero, ma – a confermarlo è Mauro Parolini, vicepresidente di Centropadane – «la situazione è praticamente risolta. Si potrebbe reimpostare il cantiere entro fine anno».
Dopo un lungo stop, culmine di un iter piuttosto travagliato, il progetto della tangenziale che permetterà di bypassare gli abitati di Pontevico e Robecco d’Oglio (in provincia di Cremona) attende una nuova alba. Intervento da oltre 16 milioni di euro, la variante, lunga 3,7 chilometri (con due viadotti, compreso un ponte sull’Oglio da 246 metri), almeno queste erano le prospettive, doveva essere completata… lo scorso settembre. Un sogno tramontato malamente a causa del fallimento della ditta che si era aggiudicata l’appalto. La legge prevede che, in casi come questo, si proceda al cosiddetto interpello: le ditte classificatesi in graduatoria dalla seconda alla quinta posizione dovevano essere contattate per verificare la disponibilità di subentrare all’impresa vincitrice, a patto di accettare la commissione al medesimo ribasso d’asta. «Una condizione non scontata – sottolinea ancora Parolini – e che ci ha dato qualche preoccupazione».
Decisamente soddisfatta anche l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Maria Teresa Vivaldini. «Questa notizia cancella mesi di incertezze – conferma la Vivaldini -: temevo che la questione non si sarebbe risolta, costringendoci a rifare la procedura di appalto. Adesso è tempo di riavviare i lavori. Giusto qualche verifica, ma a breve si potrà ricominciare la costruzione della tangenziale». Rotta su Robecco, quindi: che la strada abbia inizio.ramp
Dopo un lungo stop, culmine di un iter piuttosto travagliato, il progetto della tangenziale che permetterà di bypassare gli abitati di Pontevico e Robecco d’Oglio (in provincia di Cremona) attende una nuova alba. Intervento da oltre 16 milioni di euro, la variante, lunga 3,7 chilometri (con due viadotti, compreso un ponte sull’Oglio da 246 metri), almeno queste erano le prospettive, doveva essere completata… lo scorso settembre. Un sogno tramontato malamente a causa del fallimento della ditta che si era aggiudicata l’appalto. La legge prevede che, in casi come questo, si proceda al cosiddetto interpello: le ditte classificatesi in graduatoria dalla seconda alla quinta posizione dovevano essere contattate per verificare la disponibilità di subentrare all’impresa vincitrice, a patto di accettare la commissione al medesimo ribasso d’asta. «Una condizione non scontata – sottolinea ancora Parolini – e che ci ha dato qualche preoccupazione».
Decisamente soddisfatta anche l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Maria Teresa Vivaldini. «Questa notizia cancella mesi di incertezze – conferma la Vivaldini -: temevo che la questione non si sarebbe risolta, costringendoci a rifare la procedura di appalto. Adesso è tempo di riavviare i lavori. Giusto qualche verifica, ma a breve si potrà ricominciare la costruzione della tangenziale». Rotta su Robecco, quindi: che la strada abbia inizio.ramp