MILANO, 8 gen. – Una mozione che impegna l’assessore competente ad autorizzare l’erogazione dei farmaci contro l’Epatite C in almeno un presidio di tutte le Aziende Socio Sanitarie Territoriali della regione. È quanto ha approvato stamane il Consiglio Regionale della Lombardia su proposta dell'assessore NCD, Mauro Parolini, che a margine della seduta ha sottolineato “la necessità di essere più vicini ai pazienti per la somministrazione dei nuovi ed efficaci farmaci anti HCV e di garantire un ampio ed omogeneo accesso alla cura sul territorio”.
“L’obiettivo primario – ha spiegato Parolini, primo firmatario del dispositivo – è quello di ampliare il numero dei centri per la prescrizione ed erogazione di tutti i farmaci forniti dal Servizio sanitario nazionale per il trattamento di questa e di altre patologie, in modo che sia garantito a tutti i pazienti lombardi che hanno accesso a questo cure di fruirne negli ospedali nei quali vengono normalmente assistiti”.
“Allo stato attuale, infatti, – ha spiegato l’assessore regionale – i 24 centri che sono in grado di erogare il farmaco non coprono l'intero territorio regionale e questo costringe molti pazienti a ricevere la somministrazione in un ospedale diverso da quello in cui sono in cura”.
“Nella provincia di Brescia in particolare il farmaco è disponibile solo al Civile e ad Esine; con l’ampliamento richiesto – ha annunciato Parolini – potrà essere erogato anche nei presidi di Desenzano e Chiari, offrendo così un servizio più adeguato al territorio, realmente vicino ai pazienti e alle loro necessità logistiche”.
“La risposta al problema della cronicità rappresenta realmente uno dei pilastri fondativi della riforma del sistema socio-sanitario lombardo e proprio per questo – ha aggiunto Parolini – che il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta a procedere quanto prima ad ampliare il numero dei centri in tutte le province e che lo stesso modello di erogazione omogenea e diffusa sul territorio possa essere utilizzato anche per altri farmaci utili al trattamento di patologie a forte criticità”.
“La mozione – ha concluso Parolini – impegna infine la Giunta ad attivarsi nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni affinché la cura venga estesa progressivamente a tutti i pazienti affetti da Epatite C, avvalendosi del Servizio sanitario nazionale”.