LOMBARDIA. INTERROGAZIONE SU SOPPRESSIONE TRENI VENEZIA/MILANO
Brescia, 15 luglio 2013 – La scelta di Regione Veneto e Trenitalia evidenzia una grave miopia nei confronti dei lavoratori bresciani. I treni cancellati sono, infatti, utilizzati dai pendolari per recarsi a Milano e lunico risultato sarà quello di costringere, chi può, a ricorrere alle Frecce bianche, molto più costose e che non fermano nelle stazioni di Rovato, Chiari, Treviglio e Pioltello utilizzate da molti pendolari. Questo il commento del capogruppo del Popolo della Libertà in Regione Lombardia, Mauro Parolini, di fronte alla soppressione, a partire da dicembre 2013, di quattro coppie di treni a lunga percorrenza nella tratta Venezia Milano e ritorno decisa da Regione Veneto in accordo con Trenitalia.
Di fronte a questa scelta del Veneto e di Trenitalia spiega Parolini ho già presentato uninterrogazione a risposta immediata al Presidente Maroni e allAssessore lombardo alle Infrastrutture e mobilità, Maurizio Del Tenno, per conoscere quali azioni la Giunta intenda assumere per scongiurare la soppressione di questi treni, invitandoli al contrario a valutare un incremento del numero di convogli che collegano Venezia e Milano al momento insufficienti per rispondere alle esigenze del territorio.
In un contesto conclude il capogruppo del Popolo della Libertà in Lombardia in cui stiamo parlando di macroregione del nord e di potenziamento delle collaborazioni tra territori è assurdo porre staccati e barriere di confine tra regioni e soprattutto limitazioni alla mobilità dei lavoratori. Per questo nellinterrogazioni ho posto anche a tema la necessità immediata che Trenitalia riequilibri il numero di fermate dei treni Freccia Bianca nelle stazioni di Desenzano e Peschiera. Al momento attuale, infatti, lalternanza è applicata a sfavore di Desenzano proprio nelle fasce orarie dinteresse dei pendolari.