MILANO, 1 dic. – “No all’Europa dell’omologazione culturale e nemica delle tradizioni”. È quando ha dichiarato Mauro Parolini, Assessore al Turismo, Commercio e Terziario di Regione Lombardia commentando il decreto che, recependo una direttiva europea, blocca la possibilità di cucinare uccelli acquistati all’estero. Si allarga così il fronte dei contrari a “una disposizione cieca che – ha attaccato Parolini – colpisce in maniera diretta tutto il comparto della ristorazione, soprattutto quella impegnata nella valorizzazione della storia enogastronomica del nostro territorio”.
“Il proibizionismo alimentare di cui l’Europa si è rase protagonista in questi anni, ricordo ad esempio il caso della bistecca fiorentina, travalica il ridicolo e le ragioni di animalisti e vegetariani – ha aggiunto l’Assessore regionale – e assesta un duro colpo alla credibilità di quella comunità di popoli voluta dai padri fondatori”.
Secondo Parolini “se si considera l’imminente inizio di Expo 2015 e il tema dell’Esposizione Universale, la battaglia che stiamo portando avanti per cambiare questa imposizione acquista maggiore significato e riconsegna alla tradizione lombarda il giusto rispetto”.
“Il proibizionismo alimentare di cui l’Europa si è rase protagonista in questi anni, ricordo ad esempio il caso della bistecca fiorentina, travalica il ridicolo e le ragioni di animalisti e vegetariani – ha aggiunto l’Assessore regionale – e assesta un duro colpo alla credibilità di quella comunità di popoli voluta dai padri fondatori”.
Secondo Parolini “se si considera l’imminente inizio di Expo 2015 e il tema dell’Esposizione Universale, la battaglia che stiamo portando avanti per cambiare questa imposizione acquista maggiore significato e riconsegna alla tradizione lombarda il giusto rispetto”.