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Bresciaoggi 28 giugno 2011
 
Nella sede della Comunità del Garda, a Villa Mirabella di Gardone Riviera, ha tenuto banco il tema della «tassa di soggiorno» che potrebbe entrare in vigore dalla prossima stagione turistica. Se ne è dibattuto nell’incontro tra l’assessore regionale al turismo, Stefano Maullu, il consigliere regionale Mauro Parolini, sindaci e operatori turistici del Garda.
Il sindaco di Limone, Chicco Risatti, ha invitato a sentire le categorie direttamente interessate, a cominciare dagli albergatori. Ma tutti sembrano concordare sul fatto che il balzello, alla fine, sarà introdotto. 
Non servirebbe a sanare i bilanci degli enti locali, ma per consentire di ottenere introiti da reinvestiore nel turismo e nelle relative infrastrutture.
IN QUESTA FASE si tratta al «ribasso»: una tassa di soggiorno troppo alta sarebbe in sostanza un aumento del costo della vacanza per i turisti, e avrebbe lo stesso effetto di un aumento dei prezzi degli alberghi. Per questo gli albergatori, ancorchè disponibili a una soluzione, ci vanno cauti.
Trattativa al ribasso, si diceva. A Roma, dove la tassa esiste già, ammonta in media a 3 euro. A Venezia e a Firenze (dove entrerà in vigore dal 1° luglio), varia da uno a cinque euro a testa per notte, in base alle stelle degli hotel. Ma in queste città stanno già partendo i ricorsi al Tar delle categorie. I tour operator non intendono pagare l’imposta su «pacchetti» già acquistati.
IL GARDA punta a una tassa più bassa, che parta da mezzo euro a persona. «Da noi l’importo potrebbe andare da 50 centesimi a un euro e mezzo – afferma Giordano Signori, assessore a Sirmione-. La ritengo un’opportunità da cogliere, se i proventi andranno destinati al comparto turistico».
Di un massimo di 2 euro giornalieri a testa (sempre meno che a Firenze e Venezia) si era invece parlato la scorsa settimana nell’incontro di Desenzano con l’assessore provinciale Silvia Razzi, che anche a Gardone ha ribadito:«L’obiettivo è un accordo unitario». 
«Deve essere una tassa di scopo – aggiunge Diego Beda, assessore a Desenzano -, per realizzare opere pubbliche». A cominciare dalle piste ciclabili, particolarmente apprezzate dai turisti tedeschi.
Un accordo che andrà trovato. Nessun vuol fare le barricate, ma non c’è un entusiasmo generale. «Io non sono molto favorevole alla tassa di soggiorno – dice ad esempio Patrizia Avanzini, sindaco di Padenghe-. Ma mi adeguerò alle decisioni della maggioranza».