Giornale di Brescia 26 febbraio 2011
GARDONE RIVIERA Se l’assessore regionale al Turismo Stefano Maullu si aspettava dal territorio indicazioni precise sulle priorità da affrontare per vincere la sfida turistica del futuro, dall’incontro promosso ieri a Gardone Riviera con gli amministratori e gli operatori del Garda bresciano ha ottenuto una risposta risoluta e quasi univoca. Nove interpellati su dieci sostengono che la priorità assoluta per il turismo benacense è la viabilità.
Le difficoltà di movimento attorno al lago, soprattutto nei mesi estivi ed in particolare lungo la riviera altogardesana, dove la situazione è quasi drammatica, sono un handicap gravoso per la crescita dell’industria turistica. È questa la prima indicazione emersa dal tavolo di lavoro convocato da Maullu e dal consigliere regionale Mauro Parolini.
Nella sede della Comunità del Garda si sono dati appuntamento i rappresentanti della Provincia, della Comunità montana dell’Alto Garda, dei Comuni gardesani, della Comunità del Garda, della Camera di Commercio, degli altri enti interessati e delle associazioni imprenditoriali e di promozione. Obiettivo del summit è la stesura di un accordo di programma per lo sviluppo e la promozione unitaria del Garda bresciano, da realizzare in collaborazione con le altre Regioni e Province.
«Stiamo definendo – ha spiegato Maullu – i progetti d’eccellenza da sottoporre al ministro Brambilla. I tempi per portare a casa finanziamenti sono stretti. Al territorio chiediamo indicazioni e proposte».
Le sollecitazioni non sono mancate. Il Garda chiede a gran voce interventi risolutivi sulla mobilità (strade moderne e scorrevoli, ma anche un potenziamento dei collegamenti via acqua), una maggior rapidità di attuazione dei progetti di realizzazione delle ciclabili, attenzione alle questioni ambientali (cementificazione e depurazione), interventi funzionali alla tanto auspicata destagionalizzazione e un’azione promozionale unitaria, perché «i pesci del lago – ricorda il presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau – non hanno la targa» e le divisioni amministrative sono deleterie quando ci si propone sul mercato turistico. La prima bozza dell’accordo di programma «per la promozione e la valorizzazione del Garda bresciano» è pronta.
Ora andrà integrata in base alle istanze emerse ieri, ma soprattutto, e questo è il vero nocciolo del problema che affligge l’alto lago, bisognerà trovare le risorse finanziarie per dare concretezza alle dichiarazioni d’intento. Se son rose fioriranno.
Simone Bottura
Le difficoltà di movimento attorno al lago, soprattutto nei mesi estivi ed in particolare lungo la riviera altogardesana, dove la situazione è quasi drammatica, sono un handicap gravoso per la crescita dell’industria turistica. È questa la prima indicazione emersa dal tavolo di lavoro convocato da Maullu e dal consigliere regionale Mauro Parolini.
Nella sede della Comunità del Garda si sono dati appuntamento i rappresentanti della Provincia, della Comunità montana dell’Alto Garda, dei Comuni gardesani, della Comunità del Garda, della Camera di Commercio, degli altri enti interessati e delle associazioni imprenditoriali e di promozione. Obiettivo del summit è la stesura di un accordo di programma per lo sviluppo e la promozione unitaria del Garda bresciano, da realizzare in collaborazione con le altre Regioni e Province.
«Stiamo definendo – ha spiegato Maullu – i progetti d’eccellenza da sottoporre al ministro Brambilla. I tempi per portare a casa finanziamenti sono stretti. Al territorio chiediamo indicazioni e proposte».
Le sollecitazioni non sono mancate. Il Garda chiede a gran voce interventi risolutivi sulla mobilità (strade moderne e scorrevoli, ma anche un potenziamento dei collegamenti via acqua), una maggior rapidità di attuazione dei progetti di realizzazione delle ciclabili, attenzione alle questioni ambientali (cementificazione e depurazione), interventi funzionali alla tanto auspicata destagionalizzazione e un’azione promozionale unitaria, perché «i pesci del lago – ricorda il presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau – non hanno la targa» e le divisioni amministrative sono deleterie quando ci si propone sul mercato turistico. La prima bozza dell’accordo di programma «per la promozione e la valorizzazione del Garda bresciano» è pronta.
Ora andrà integrata in base alle istanze emerse ieri, ma soprattutto, e questo è il vero nocciolo del problema che affligge l’alto lago, bisognerà trovare le risorse finanziarie per dare concretezza alle dichiarazioni d’intento. Se son rose fioriranno.
Simone Bottura