Bresciaoggi 29 aprile 2011
L’Ant di Brescia (Associazione nazionale Tumori) ha una nuova casa: è stata inaugurata ieri in viale Stazione 51, negli spazi di Brescia Mobilità che il Comune ha offerto ad affitto agevolato.Un salto importante fra la vecchia sede di via della Chiesa, 120 metri quadri in open space, e la nuova, ben più ampia (320 metri quadri), che ha consentito di predisporre un ufficio accoglienza, una sala riunioni, la sala per i colloqui con lo psicologo, l’ufficio promozione e contabilità.
«Finalmente riusciremo a lavorare con più agio, e ad accogliere le persone in un luogo che valorizzi le professionalità», spiega il segretario provinciale Ant, Andrea Longo.
ATTUALMENTE sono circa 200 i pazienti affetti da malattie oncologiche seguiti a domicilio dall’Ant, con propri medici e infermieri e a titolo gratuito, grazie ai fondi raccolti con la generosità di molti. Il progetto di Ospedale domiciliare oncologico Ant ha consentito di seguire in questi anni più di 1700 famiglie e relativi malati in città e hinterland. Al Pirellone, invece, è ancora tutto fermo per il riconoscimento di una forma di contribuzione regionale o tramite Asl a all’Ant per il servizio pubblico svolto. Per avvalorare la richiesta l’Ant aveva depositato una petizione con 5 mila firme.
Presenti all’inaugurazione il segretario dell’Ant nazionale, Raffaella Pannuti, il consigliere regionale Mauro Parolini, il vicesindaco Fabio Rolfi e l’assessore ai Servizi sociali del Comune Giorgio Maione, l’assessore Aristide Peli per la Provincia. «Nell’attuale sede c’erano in precedenza locali adibiti a negozi che avevano creato qualche problema, abbiamo chiesto a Brescia Mobilità di mettere a disposizione questi spazi per una diversa destinazione, che grazie a un apposito progetto di ristrutturazione si è concretizzata nella sede Ant», dice Rolfi. La sede è confinante con gli uffici del difensore civico e del garante per i detenuti e con ulteriori spazi che, preannuncia Maione, «ospiteranno una Casa per la salute con la presenza di associazioni attive nella prevenzione delle malattie».LI.CE.
«Finalmente riusciremo a lavorare con più agio, e ad accogliere le persone in un luogo che valorizzi le professionalità», spiega il segretario provinciale Ant, Andrea Longo.
ATTUALMENTE sono circa 200 i pazienti affetti da malattie oncologiche seguiti a domicilio dall’Ant, con propri medici e infermieri e a titolo gratuito, grazie ai fondi raccolti con la generosità di molti. Il progetto di Ospedale domiciliare oncologico Ant ha consentito di seguire in questi anni più di 1700 famiglie e relativi malati in città e hinterland. Al Pirellone, invece, è ancora tutto fermo per il riconoscimento di una forma di contribuzione regionale o tramite Asl a all’Ant per il servizio pubblico svolto. Per avvalorare la richiesta l’Ant aveva depositato una petizione con 5 mila firme.
Presenti all’inaugurazione il segretario dell’Ant nazionale, Raffaella Pannuti, il consigliere regionale Mauro Parolini, il vicesindaco Fabio Rolfi e l’assessore ai Servizi sociali del Comune Giorgio Maione, l’assessore Aristide Peli per la Provincia. «Nell’attuale sede c’erano in precedenza locali adibiti a negozi che avevano creato qualche problema, abbiamo chiesto a Brescia Mobilità di mettere a disposizione questi spazi per una diversa destinazione, che grazie a un apposito progetto di ristrutturazione si è concretizzata nella sede Ant», dice Rolfi. La sede è confinante con gli uffici del difensore civico e del garante per i detenuti e con ulteriori spazi che, preannuncia Maione, «ospiteranno una Casa per la salute con la presenza di associazioni attive nella prevenzione delle malattie».LI.CE.